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Tentori (AXA IM): privilegiamo scadenze brevi sui bond

2/24/2023 | Marcella Persola

Nonostante lo scenario in miglioramento per il responsabile investimenti della casa di gestione meglio mantenere un atteggiamento prudente. Per questo come asset allocation suggerisce...


Recessione non più tanto probabile come pareva e quindi revisione delle previsione non solo da parte delle istituzioni ma anche della case di gestione. Non usa mezzi termini Alessandro Tentori, responsabile investimenti di AXA IM Italia che nella conferenza con i giornalisti sottolinea come sia in atto un processo di revisione sulle stime dell’inflazione e della crescita a livello globale.

“L’inflazione si sta rivelando più viscosa, più “sticky” come si dice in gergo, e necessiterà di ulteriore attenzione da parte delle banche centrali. Siamo di fronte a una qualità di inflazione che è molto diversa dall’inflazione che abbiamo affrontato in passato. Non solo per motivi legati all’epidemia da Covid e gli effetti di riapertura, ma anche per motivi di lungo periodo, come per esempio la demografia in Cina, la fragilità delle supply chain e – non ultima – la transizione verde e le incertezze che si porta dietro” ha precisato l’esperto di AXA IM.

 

E nonostante questa revisione dell’inflazione, Tentori sottolinea che è troppo presto aspettarsi un cambio di passo da parte delle banche centrali e che con molta probabilità i mercati si sono fatti un film e negli ultimi mesi c’è stato un cambio dello storytelling, ma né la FED, né tanto meno la BCE hanno annunciato che finirà la loro politica espansiva.

 

Per questo motivo secondo l’esperto è bene comunque mantenere i nervi saldi ed essere prudenti. “La nostra asset allocation tiene conto del migliorato scenario macroeconomico e dei rischi di un’inflazione più alta dei target per un periodo di tempo più lungo di quello che sia previsto al momento. Da qui la nostra predilezione per scadenze più brevi sugli investimenti obbligazionari e per un approccio molto bilanciato tra value e growth su quelli azionari. In particolare, la forma delle curve di rendimento obbligazionarie (molto piatta e in alcuni casi addirittura invertita) non premia gli investitori che si avventurano su scadenze lunghe. Per finire, c’è molta attenzione sulle valute che si potrebbero muovere parecchio in funzione della politica monetaria regionale, come già visto alla fine del 2022 sul mercato giapponese” sottolinea Tentori, che rifiuta l’idea che il deficit e il tetto al debito degli USA possa rappresentare un problema per gli investitori. “Non ho questa preoccupazione” chiosa Tentori “perché gli USA hanno il vantaggio competitivo di emettere debito in dollaro che la moneta di riserva. L’unico effetto che potrebbe verificarsi è che il settore pubblico diventi troppo grande, come è accaduto in altri paesi, e che quindi limiti la capacità del settore privato” conclude il cio di AXA IM.

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