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Mercati azionari, prevista ancora volatilità

4/11/2023 | Redazione Advisor

Nelle prossime settimane saranno sotto osservazione le trimestrali, che potrebbero fornire indicazioni utili sullo stato dell’economia e sull’impatto della crisi. Il commento di AXA IM


A marzo i mercati finanziari europei hanno sperimentato forti oscillazioni, sul timore del ritorno di una crisi finanziaria, simile a quella del 2007-2008, che ha messo il freno ai mercati e ha provocato una grande rotazione.  Gilles Guibout, gestore del fondo AXA WF Italy Equity di AXA IM, illustra le prospettive macro e i fattori da monitorare nelle prossime settimane.

 

“La Fed ha continuato la stretta monetaria, ma dopo il sell-off dei bancari è stata costretta a rivedere la propria posizione, alzando i tassi di un quarto di punto (e non di mezzo punto percentuale)” spiega il gestore. “Di conseguenza, da un momento all’altro si è totalmente invertito l’andamento dei mercati la cui performance – inizialmente sostenuta dalla riapertura della Cina e da dati macroeconomici migliori delle attese, che indicavano che il rischio di una recessione per l’Europa poteva essere alle spalle – ha subito una forte frenata nella prima parte del mese. Successivamente, l’intervento delle banche centrali ha consentito ai mercati di recuperare quello che avevano perso”.

 

“Nelle prossime settimane – prosegue Guibout – l’attenzione sarà puntata sulle nuove pubblicazioni trimestrali, che permetteranno di farsi un’idea su come è partito il 2023 ma anche di capire qual è stato l’impatto della crisi bancaria. Bisognerà capire se il rialzo dei tassi da qui a fine anno porterà a una recessione, o a un significativo rallentamento dell’economia, e già si vedono alcuni segnali, come il rallentamento delle richieste di credito”.

 

Il gestore evidenzia che questa crisi del sistema bancario dipende dal rialzo dei tassi da parte delle banche centrali, avvenuto velocemente, che comincia a pesare sul finanziamento di alcuni progetti. “Sarà interessante capire, dai risultati delle prossime trimestrali, se ci sono segnali di un rallentamento dell’attività o di progetti rimandati a causa del rialzo del costo del denaro. Inoltre, sarà interessante capire se la riapertura della Cina abbia anch’essa avuto un impatto sulle trimestrali. Ci aspettiamo mercati ancora volatili – conclude Guibout – e restiamo quindi fedeli alla nostra strategia d’investimento concentrandoci su società che combinano una struttura finanziaria solida con la capacità di aggiustamento dei prezzi, visibilità e prospettive di crescita attraverso l’esposizione a tematiche di lungo termine”.

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