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"Bellezza" e "cura" nel futuro della consulenza finanziaria

4/22/2023 | Francesco D'Arco

E dell'economia in generale. Cosa accadrebbe se in occasione del Salone del Risparmio le parole dominanti non fossero più equity e bond, ma...


Ogni anno, alla vigilia del mese di maggio, su numerosissimi articoli dedicati all’economia e ai mercati finanziari, torna a veleggiare il motto “sell in May and go away”. Questo detto oggi si unisce alle numerose riflessioni che accompagnano l’imminente arrivo del Salone del Risparmio organizzato da Assogestioni. Un evento che quest’anno avrà come titolo “Il risparmio oltre la crisi. Accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli”.

 

"Con questo titolo”, si legge nel comunicato stampa che ha annunciato settimane fa il tema dell’evento, “l’industria vuole porre l’accento sul ruolo sociale che può giocare nel contribuire al rilancio dell’economia del paese e alla sua trasformazione”. Un titolo che può condurre i dibattiti della tre giorni milanese, prevista dal 16 al 18 maggio prossimo, verso due direttrici: una più tradizionale, una più profonda.

 

La prima, quella tradizionale, si lega alle massime stile “sell in May and go away” che suggeriscono strategie di investimento più o meno comprovate, ma che rispondono all’obiettivo di accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli. Ovviamente se parliamo di consulenza finanziaria, più che affidarci a tali motti, dobbiamo fare affidamento a regole come la diversificazione, il lungo periodo, gli obiettivi di vita. E via discorrendo.

 

Ma forse è partendo dal punto di vista del consulente e della sua relazione con il cliente finale che potremmo partire per affrontare il tema del Salone del Risparmio con un approccio “più profondo” e provocatorio. Cosa accadrebbe se domani al Salone del Risparmio le parole dominanti non fossero equity, bond, private markets, etf, esg, ma termini come “bellezza” e “cura”? Se l’economia, e quindi il mondo del risparmio gestito e della consulenza finanziaria, partisse da questi due concetti per andare “oltre la crisi”?

 

Recentemente ho avuto il piacere di leggere il libro “Bellezza e senso della persona”, di Carlo Benetti (manager di GAM Italia). Il volume, edito da Agorà & Co., ha almeno tre chiavi lettura (politica, sociale ed economica), ma quello che mi ha colpito e fatto pensare all’imminente appuntamento con il Salone del Risparmio, è la riflessione che tocca direttamente il concetto di economia.

 

Senza dilungarmi nei tanti spunti che Benetti offre - e senza togliere  il piacere di leggere il libro - sono due i passaggi che a mio avviso potrebbero provocare un dibattito nuovo all’interno di un evento come il Salone del Risparmio. Il primo riguarda l’affermazione che “c'è bellezza anche nell'uso del denaro, a patto che non si dimentichi che c'è un 'oltre' che supera l'immanente del ‘negozio', delle grandezze economiche, dei budget, dei grafici delle borse”, scrive Benetti. Insomma è urgente secondo l’autore affidarsi ad “un modo diverso di pensare all'economia o, forse, un modo antico, che recuperi il senso etimologico della parola oikonomia, ovvero amministrazione della cosa domestica. La parola oikos, in greco, non indica la casa in senso fisico, ma la comunità familiare che la abita e la rende viva”.

 

Il secondo passaggio riguarda il concetto di “cura”. Mai avrei pensato di trovare in un libro, scritto da un market specialist, la parola economia associata all’azione del “prendersi cura”: “Pensare all'economia come "cura" è anti intuitivo, un concetto poco esplorato dal pensiero economico, eppure le relazioni economiche sono prima di tutto relazioni, fili di innumerevoli vite e storie individuali che si intrecciano tra loro in trame che costituiscono il tessuto relazionale di una comunità. L'economia della cura”.

 

E non è forse “economia della cura” l’attività che i consulenti finanziari offrono ai singoli clienti? E non è forse l’economia della cura la vera missione che il risparmio gestito dovrebbe raccogliere per portare investitori (e non solo) oltre la crisi? Il dibattito, ben stimolato dal volume di Carlo Benetti, è solo all'inizio. Ora mi auguro di trovare le risposte (come sempre concrete)  a queste e altre domande in occasione della tre giorni del Salone del Risparmio.

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