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Cina, le opportunità dell’azionario più dinamico al mondo

4/24/2023 | Redazione Advisor

Robert Secker (T. Rowe Price): “Sono oltre 6mila le società investibili quotate onshore e offshore”


“La crescita e il dinamismo dell’economia cinese e del suo mercato azionario continuano a offrire un potenziale di rendimento interessante per gli investitori attivi”. Robert Secker, portfolio specialist, T. Rowe Price, spiega che “la Cina è diventata probabilmente il mercato azionario più dinamico del mondo, con oltre 6.000 società investibili quotate onshore e offshore”.

“In effetti - rileva il manager - la capitalizzazione del mercato azionario cinese è aumentata di circa 25 volte dal 2002 e oggi è il secondo mercato azionario mondiale per capitalizzazione di mercato. Inoltre, questa crescita delle azioni cinesi quotate si è verificata in una serie di settori innovativi. Nonostante l’espansione dell’ampiezza e della profondità del mercato, tuttavia, un numero ristretto di grandi società sono arrivate a dominare gli indici azionari della Cina e dei mercati emergenti. Di conseguenza, la maggior parte delle partecipazioni degli investitori in azioni cinesi, sia attraverso fondi cinesi, asiatici o dei mercati emergenti, tende a concentrarsi in un piccolo numero di società molto note che hanno già raggiunto lo status di ‘mega-cap’”.

Allocazione sbilanciata verso le mega-cap: “Attualmente, le società cinesi quotate nell’indice MSCI China sono circa 750, ma rappresentano solo il 12,5% circa dell’universo investibile totale. In breve, l’indice non è una rappresentazione accurata dell’intero insieme di opportunità. Inoltre, i 100 titoli più importanti per capitalizzazione di mercato rappresentano incredibilmente circa il 70% dell’indice MSCI China. Anche i fondi azionari focalizzati sulla Cina tendono a gravitare su questo piccolo sottoinsieme del mercato. Se si considera la media dei maggiori fondi del settore Morningstar China funds, oltre il 50% del loro patrimonio è investito in questi nomi a grande capitalizzazione. Le restanti oltre 6.000 società - un incredibile 99% del mercato investibile - vengono ampiamente ignorate. Sebbene molte di queste mega-cap abbiano premiato gli investitori e rimangano aziende solide, è in questa sezione trascurata del mercato che riteniamo si trovino molte delle opportunità di successo.

Le A-share sono ancora sottorappresentate: “I titoli azionari cinesi possono essere classificati a grandi linee come onshore, A-share, o offshore, principalmente H-share (quotate a Hong Kong) e ADR (American Depositary Receipts). L’opportunità per gli investitori attivi risiede non solo nelle diverse società quotate in ciascuno dei mercati, ma anche nelle diverse basi di investitori che operano in ciascun mercato. Il mercato delle A-share è di gran lunga il più grande universo d’investimento sia per numero di società sia per capitalizzazione di mercato, eppure questa parte dinamica e in rapida evoluzione del mercato è fortemente sottorappresentata sia nell’indice sia in molti fondi cinesi; le H-share continuano a dominare il mercato anche se ora rappresentano meno del 20% delle azioni cinesi quotate per capitalizzazione di mercato. D’altro canto, le A-share costituiscono più di tre quarti del mercato azionario cinese, ma rappresentano poco meno di un quinto dell’indice MSCI China e solo un quarto della media delle prime 10 partecipazioni nei fondi dedicati alla Cina”. PPPPPPPPPPP “Questa sottorappresentazione - precisa l’esperto - è importante non solo per l’ampia gamma di opportunità di investimento che le A-share hanno da offrire, ma anche perché il loro mercato rimane altamente inefficiente data la sua base di investitori retail. Si tratta di un mercato ad alta liquidità e velocità, con gli investitori retail locali che rappresentano circa il 70% del mercato e un periodo medio di permanenza in portafoglio di circa 17 giorni. Le società A-share con una capitalizzazione di mercato compresa tra i 5 e i 30 miliardi di dollari sono coperte, in media, da cinque analisti. Per le società con una capitalizzazione di mercato inferiore a 5 miliardi di dollari, la media scende a uno soltanto. Pertanto, riteniamo che il mercato delle A-share rappresenti un’opportunità interessante per gli investitori attivi. Detto questo, non si tratta solo di A-share. Incoraggiamo gli investitori ad adottare un approccio veramente olistico all’universo cinese per poter individuare le migliori opportunità nell’intero universo on-shore/off-shore, massimizzando così sia la diversificazione sia la generazione di alpha”.

Le riforme hanno ampliato l’universo investibile: “Dieci anni fa, la possibilità di investire nei mercati locali per gli investitori stranieri era ancora molto limitata, con un accesso attraverso un sistema di quote molto complesso e limitato, denominato QF-II. Negli ultimi anni, tuttavia, le riforme condotte dal governo cinese per aprire i mercati ai capitali esteri hanno portato al lancio del programma Stock Connect nel 2014. Questo strumento collega i mercati azionari onshore (Shanghai) e offshore (Hong Kong), consentendo agli investitori stranieri di accedere alle azioni locali e agli investitori locali cinesi di accedere ai mercati offshore”.

“L’ampiezza dell’opportunità e la possibilità di investire nei mercati onshore e offshore offrono agli investitori globali il potenziale per investire nei futuri vincitori prima che questi raggiungano lo status di mega-cap”, conclude Robert Secker.

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