Tempo di lettura: 2min

Un 2023 in salita per gli asset manager europei

4/24/2023

Secondo Fitch Ratings i gestori patrimoniali tradizionali quotati in Europa stanno affrontando sfide per conservare e accrescere i loro patrimoni in gestione a causa della continua incertezza del mercato e della crescente concorrenza


Quest’anno la persistente incertezza del mercato e la crescente concorrenza stanno mettendo a dura prova gli asset manager tradizionali quotati in Europa, che si trovano ad affrontare un contesto sfidante nell’accrescere e conservare i loro patrimoni in gestione. È quanto emerge da un recente report pubblicato da Fitch Ratings. Secondo l’agenzia di rating, "l'aumento della volatilità potrebbe mettere sotto pressione la performance degli investimenti, la raccolta netta e, in ultima analisi, i proventi delle commissioni di gestione basate sul valore netto degli attivi".

 

Il report evidenzia che gli asset manager europei hanno avuto un anno difficile nel 2022, con tutti i player con rating Fitch che hanno registrato una contrazione significativa degli asset under management su base annua. I cali sono state determinati dalla caduta simultanea dei mercati azionari e del reddito fisso, “con un effetto medio del mercato sulle masse in gestione pari a circa il 10% per i sei asset manager EMEA coperti da rating e per Banca Mediolanum S.p.A. (il settimo gestore patrimoniale italiano che ha anche attività bancarie tradizionali)".

 

I flussi netti di nuovi asset nel 2022 si sono attenuati, sia nei canali istituzionali che in quelli retail,  in un clima generale di avversione al rischio, ma sono rimasti robusti presso i gestori patrimoniali focalizzati sulla clientela affluent (ad esempio Azimut Holding S.p.A. e Banca Mediolanum). Gli asset manager che offrono strategie alternative, come Man Group Plc e Schroders plc, hanno ottenuto risultati migliori rispetto a quelli con strategie tradizionali long-only sia dal punto di vista dei flussi netti, sia dal punto di vista dell'effetto di mercato, con i mercati pubblici che hanno registrato cali e volatilità.

 

Secondo Fitch, il 2023 continuerà a presentare “sfide nella crescita degli asset in gestione per i gestori patrimoniali tradizionali, poiché prevale l'incertezza del mercato e il nuovo contesto di tassi d'interesse più elevati aumenta la concorrenza tra i diversi strumenti di risparmio. L'aumento della volatilità potrebbe mettere sotto pressione la performance degli investimenti, la raccolta netta e, in ultima analisi, i proventi delle commissioni di gestione basate sul net asset value”.

 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?