Quali implicazioni hanno le attuali condizioni di mercato sui fondi multi-asset? "Se da una parte diminuiscono le opportunità di diversificazione tra le asset class, dall'altro aumentano le opportunità di diversificazione all'interno di queste - sottolinea Ingmar Przewlocka (nella foto), co-gestore del Schroder ISF Global Multi-Asset Balanced Fund, Schroders. Per questo secondo l'esperto dell'asset manager un approccio flessibile può avvantaggiare questa asset class. 

 

Quali sono le principali sfide che vede all'orizzonte come gestore di un fondo multi-asset?

L'inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali di tutto il mondo ha posto fine all'era delle condizioni finanziarie molto allentate e dei rendimenti molto bassi. Ciò ha avuto un impatto sulla volatilità complessiva dei mercati finanziari e ci aspettiamo che in futuro si assisterà alla fine della bassa volatilità nei mercati dei capitali. Inoltre, osserviamo che i cicli macroeconomici stanno diventando sempre più brevi.

Per i gestori di fondi multi-asset, ciò ha diverse implicazioni. Da un lato, diminuiscono le opportunità di diversificazione tra le asset class, dall'altro aumentano le opportunità di diversificazione all'interno di queste. In generale, questo è un contesto che avvantaggia un approccio multi-asset flessibile e dinamico e offre grandi opportunità ai gestori attivi di fondi multi-asset con le competenze adeguate.

 

Vista la "rinascita" del mercato obbligazionario come cambierete la vostra esposizione? Ci sarà una parte maggiore in bond?

Fino alla fine del terzo trimestre del 2022, la sensibilità ai tassi d'interesse (espressa in termini di duration) del portafoglio era molto bassa. Successivamente, l'attenzione degli operatori di mercato è passata dalle preoccupazioni per l'inflazione a quelle per la crescita. Tenendo conto di ciò, abbiamo aumentato in modo significativo la sensibilità complessiva ai tassi d'interesse del portafoglio, soprattutto attraverso i titoli di Stato, che in alcune aree geografiche offrono profili di rischio-rendimento molto interessanti. Oltre ai mercati core, abbiamo acquistato anche obbligazioni dei mercati emergenti nella parte anteriore della curva, ad esempio quelle del Brasile.

 

Qual è la componente che sta dando maggiore performance al fondo?

A partire dal terzo trimestre del 2022, abbiamo sovrappesato in modo significativo l’azionario, fino alla fine di febbraio 2023; questo posizionamento pro-rischio ci ha aiutato molto. Inoltre, avevamo una forte ponderazione in settori selezionati, come i semiconduttori. Anche questo orientamento ha contribuito positivamente alla nostra performance effettiva. Un'altra posizione in cui siamo entrati beneficerà di un nuovo inasprimento della curva dei rendimenti USA. Inoltre, le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, ad esempio quelle del Brasile, hanno dato spinta alle performance. In termini di posizionamento valutario puro, abbiamo avuto un posizionamento complessivo negativo sul dollaro USA, espresso nei confronti dell'euro e di alcune specifiche valute dei mercati emergenti, e anche questo ha contribuito positivamente.

 

Dove vedete le opportunità nel breve periodo? E nel medio termine?

La priorità assoluta nei prossimi mesi per un fondo multi-asset rimane la flessibilità, sia tra le varie asset class che all'interno di esse. Inoltre, riteniamo che i titoli di Stato core degli Stati Uniti e dell'Europa offrano un significativo potenziale di sovraperformance e di conseguenza abbiamo aumentato la duration complessiva del portafoglio.