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Recessione in arrivo, puntare su sanitario e titoli difensivi

6/5/2023 | Redazione Advisor

Eric Lynch (iM Global Partner): “Vediamo opportunità in aziende premium e resilienti, che hanno valutazioni interessanti”


“Dal crollo delle banche alla probabilità di un soft landing, ogni informazione è ormai usata dai mercati per aggrapparsi alla speranza che Powell stia per intraprendere il fatidico ‘pivot’ della politica monetaria, innescando un rally prolungato. La realtà è che un ritorno a tassi molto bassi non risolverà le attuali sfide economiche e, se la Fed vuole davvero affrontare l'inflazione, potremmo trovarci di fronte a un'epoca di tassi ‘higher-for-longer’”. Secondo Eric Lynch, managing director di Scharf Investments (iM Global Partner), “gli investitori globali dovrebbero mettere da parte le sfere di cristallo sulla situazione macro”.

“Il nostro consiglio - spiega il manager - è di ignorare il rumore, e concentrarsi sul segnale, che è chiaro: sta arrivando un ciclo di recessione degli utili. Un rischio che molti non stanno ancora scontando pienamente, mentre guardano con troppo ottimismo a un cambio di rotta della Fed entro la metà del 2023. La crescita diffusa delle imprese americane, alimentata da stimoli straordinari, si è arrestata. Il nuovo panorama degli investimenti è passato da un eccesso di credito a una stretta, che avrà un impatto sugli utili”.

La domanda è: a che punto siamo in questo processo? “Nel 2021 e all'inizio del 2022 la nostra opinione era che i margini netti dell'S&P 500 durante la pandemia fossero insostenibilmente alti (>13%) e che probabilmente si sarebbero normalizzati. Nel terzo trimestre del 2022, sono tornati ai livelli pre-pandemia (11,3%), ma rimangono elevati rispetto alla media da inizio millennio (7,75%). La leva operativa che ha portato a margini di profitto record durante la pandemia sta diventando meno comune, e saranno necessari ulteriori tagli ai costi in tutta l'economia. Nel frattempo, l'inflazione di base e il mercato del lavoro restano robusti. I multipli sono saliti bruscamente dai minimi dell'autunno 2022 e presentano anch'essi un rischio al ribasso”.

“In media - constata l’analista - una recessione degli utili dura circa due anni, ma al momento abbiamo alle spalle solo sei mesi di utili in peggioramento. Secondo Refinitiv, nel quarto trimestre 2022 le società dell'S&P 500 hanno registrato una sorpresa al rialzo degli utili dell'1,6%, mai così bassa negli ultimi 15 anni. Inoltre, poco più di due terzi delle società hanno battuto le stime sugli utili, il tasso più basso degli ultimi otto anni, nonostante molte società avessero tagliato le stime. Questo evidenzia quanto siano forti i venti contrari per le società USA e globali: ci troviamo in un periodo di stasi per gli utili, in cui i venti inflazionistici incontrano le tempeste della riduzione della leva finanziaria”.

“A peggiorare il quadro - prevede il gestore - arriverà l'imminente nuova ondata di tagli ai costi, licenziamenti e calo del sentiment dei consumatori. A nostro parere, l'arretramento degli utili continuerà e bisognerà che molti indicatori tornino al verde prima di raggiungere la velocità di fuga necessaria per uscire da questa spirale discendente”.

La buona notizia? “C'è ancora tempo per riposizionarsi nei settori che beneficeranno delle attuali condizioni, tra cui quello sanitario, i titoli difensivi e i beni di prima necessità, e per cogliere le opportunità al di fuori degli Stati Uniti, in cui i multipli sono più attraenti. Vediamo opportunità in aziende premium e resilienti, che hanno valutazioni interessanti. Nell'ambito della tecnologia, ad esempio, ci piace Comcast, che è un fornitore di servizi a banda larga con una bassa volatilità degli utili. Oracle è un'altra società che si comporta come un consumer staple, con il suo tasso di persistenza del 95% dei suoi abbonamenti”.

Nel settore sanitario, “abbiamo una posizione in Smith & Nephew, società britannica leader nelle tecnologie mediche per l'ortopedia, la medicina sportiva e il trattamento delle ferite, che sta beneficiando della normalizzazione post-pandemia degli interventi chirurgici non urgenti. Ci stiamo esponendo anche ai financials, ma in settori di nicchia e resistenti come le assicurazioni specializzate, che registrano utili solidi grazie a servizi simili alle sottoscrizioni e che presentano una volatilità intrinsecamente minore rispetto alle banche”.

Nel settore industriale, “abbiamo un'esposizione alle ferrovie attraverso Canadian Pacific, la cui posizione di oligopolio le conferisce un potere di determinazione dei prezzi in caso di recessione e la rende meno ciclica rispetto ai suoi concorrenti”.

In Cina “ci piace Baidu, che viene scambiata con un forte sconto relativo e ha un solido bilancio di cassa. È lo standard per l’IA in Cina e anche lo standard per la guida autonoma, e vanta partnership con i principali produttori di apparecchiature. Riteniamo che la sua capitalizzazione di mercato relativamente piccola la sottragga alla lente del governo cinese, rispetto a colossi come Alibaba”.

“Il nostro approccio - conclude Lynch - consiste dunque nel trovare società con prezzi interessanti, solide posizioni economiche e flussi di ricavi ricorrenti. È lecito attendersi una forte decelerazione degli utili nella prossima fase di questo ciclo, ma siamo fiduciosi di aver individuato le aziende che possono non solo sopravvivere, ma addirittura prosperare”.

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