Intelligenza Artificiale, vincitori e vinti del rally

Nel breve termine, gli investitori dovrebbero moderare le aspettative euforiche sull'attuale leadership di mercato dell'IA, pur non scartando il potenziale di trasformazione di questo trend secolare. L’analisi di Nuveen
14/06/2023 | Redazione Advisor

“Nel breve termine, gli investitori dovrebbero moderare le aspettative euforiche sull'attuale leadership di mercato dell'IA, pur non scartando il potenziale di trasformazione di questo trend secolare”. Così Saira Mailk, investment officer di Nuveen, che condivide alcune riflessioni su come incorporare al meglio la tecnologia - e l'AI in particolare - come strategia d'investimento nella costruzione del portafoglio.

 

Malik analizza innanzitutto la recente performance del mercato azionario: è reale o generata artificialmente? “Gli investitori più scettici sottolineano che il rally è estremamente ristretto, guidato da titoli tecnologici mega-cap. In effetti, l'ampiezza dei guadagni dell'S&P 500 è la più bassa da oltre 30 anni, concentrata in società strettamente associate all'avvento dell'intelligenza artificiale e ai suoi ipotetici impatti sull'economia globale”.

 

“Quanto e quanto velocemente l'IA cambierà il mondo che ci circonda è ancora da vedere -  osserva l’investment officer - ma il suo impatto sui mercati è stato rapido e potente, anche se tassi d'interesse più alti per lungo tempo rappresentano un ostacolo per i titoli growth come quelli dell’universo AI”. Malik evidenzia che per gli investitori con portafogli multi-asset, “la decisione fra trarre immediato profitto dopo un lungo rialzo in un settore o in un'asset class specifica e mantenere inalterata l’allocazione per cogliere ulteriori potenziali di rialzo è un dilemma centrale con i titoli legati all'AI”.

 

“Riteniamo che la sovra performance del settore tecnologico sia ancora in atto – chiarisce Malik – in quanto le tecnologie e i software di AI hanno il potenziale per migliorare i prodotti e i servizi delle aziende (con conseguente aumento dei ricavi) e l'efficienza dei costi operativi (con margini più interessanti). Le aziende stanno quindi facendo dell'AI un obiettivo cruciale per guidare la crescita e la performance finanziaria, e il loro successo potrebbe sostenere l'economia in generale”.

 

Malik avverte che non tutti possono essere vincitori del settore AI. “Il rapido sviluppo dell'AI generativa, che crea algoritmi per produrre nuovi contenuti (audio, codice software, immagini, testo e altro ancora), si tradurrà in un importante cambiamento della piattaforma tecnologica. I progressi non saranno a buon mercato, poiché l'infrastruttura (modelli di base) per le applicazioni ha costi iniziali elevati e richiede risorse umane, di capitale e di altro tipo che potrebbero essere scarse per alcuni aspiranti leader del settore AI. Questo significa che le aziende più grandi, che dispongono di ingenti liquidità e dell'accesso a piattaforme di dati proprietarie, dovrebbero avere un vantaggio competitivo significativo nello sviluppo dell'AI. Al contrario, alcune aziende tecnologiche più tradizionali potrebbero trovarsi in difficoltà con l'adozione dell'Intelligenza Artificiale nei prossimi anni. Quelle che hanno un forte accesso agli utenti e capacità di distribuzione – conclude Malik – probabilmente avranno una migliore performance”.

Hai trovato questa news interessante?
CONDIVIDILA

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Vuoi rimanere aggiornato e ricevere news come questa?
Iscriviti alla nostra newsletter e non perderti tutti gli approfondimenti.