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Azionario, occhi puntati sulle semestrali

7/24/2023 | Redazione Advisor

Gilles Guibout (AXA IM): “Gli investitori sono desiderosi di cogliere possibili segnali di rallentamento dell'attività a seguito dell'inasprimento delle condizioni di finanziamento”


“Dopo la frenata a maggio, i mercati azionari hanno chiuso un semestre di crescita contro ogni aspettativa”. Gilles Guibout, head of european equities di AXA Investment Managers, rileva che “l’economia tiene, il Pil mondiale continua a crescere, anche se in Europa si sono moltiplicati più che negli Stati Uniti i segnali di rallentamento economico e i dati che arrivano dalla Cina restano deboli. Abbassare l’inflazione resta il focus delle banche centrali, ma se la Federal Reserve ha messo in pausa i rialzi, la Banca centrale europea sta valutando un ulteriore rialzo nel breve periodo, mentre la Bank of England ha alzato i tassi più del previsto a fronte del rallentamento ancora moderato dell’inflazione. A livello geopolitico, il tentativo di golpe in Russia non ha influito sul sentiment degli investitori”.
 

Il gestore spiega che “Piazza Affari fa da amplificatore d’Europa: a livello europeo, il settore bancario ha tratto beneficio da un contesto di tassi in rialzo, tuttavia sono la distribuzione e l’automotive i settori che hanno messo a segno il maggior progresso nel mese di giugno. Al contrario, i settori difensivi delle telecomunicazioni, della sanità e del consumo alimentare hanno archiviato il mese con le performance peggiori, al pari dell’immobiliare, penalizzato dal rialzo dei tassi. In questo contesto, ancora una volta Milano ha fatto da amplificatore dei mercati europei, con l’indice Ftse Italia All Share NT in progresso del 7,9%. Gli investitori hanno acquistato principalmente l’indice in quanto i dieci titoli che pesano maggiormente a Piazza Affari, e che rappresentano il 66%, hanno contribuito per quasi l’80% della performance”.

In attesa delle semestrali per cogliere gli effetti della stretta monetari sull’economia: “Nelle prossime settimane, gli investitori terranno gli occhi puntati sulle semestrali, desiderosi di cogliere possibili segnali di rallentamento dell'attività a seguito dell'inasprimento delle condizioni di finanziamento. Infatti, fino ad ora i segnali che la stretta monetaria si stia trasmettendo all’economia sono stati minimi. Tuttavia, mentre l’economia americana continua a mostrarsi in buona salute, in Europa le società potrebbero sorprendere in negativo sulle loro prospettive per la fine dell'anno a causa di un cambio euro-dollaro che sta diventando molto meno favorevole. In funzione dei messaggi lanciati in questa occasione, potremmo dover assistere alle prime revisioni al ribasso delle prospettive sui risultati societari annuali da parte degli analisti, che fino ad allora, nonostante le revisioni al ribasso della crescita globale, nell’insieme avevano aggiustato di pochissimo le loro aspettative”.

Il manager si aspetta che “il mercato rimanga volatile, in attesa di indicazioni più chiare su quali saranno i prossimi sviluppi di politica monetaria e lo stato dell’economia. Bisognerà capire quale potrebbe essere l’impatto di un rallentamento dell’economia sui risultati societari e poi quali saranno le prossime decisioni delle banche centrali, al fine di determinare quale dovrebbe essere il multiplo di valutazione appropriato”.

“In questo contesto - conclude Guibout - rimaniamo fedeli alla nostra strategia di diversificazione e continuiamo a privilegiare le società che presentano più probabilità di vedere una crescita del fatturato e degli utili”.

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