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La riscossa dei fondi attivi USA

9/19/2023

Secondo i dati di Morningstar, nel primo semestre 2023 le strategie attive hanno generato performance superiori rispetto alle strategie passive nelle rispettive categorie


I fondi e gli ETF attivi statunitensi tornano a sovraperformare i fondi passivi. Sono i dati che emergono dall’ultima edizione del report “US Active/Passive Barometer” di Morningstar, analisi semestrale che misura la performance di fondi attivi rispetto a fondi passivi nelle rispettive categorie della società di ricerca.

 

Secondo il Barometer, che analizza quasi 8.212 fondi unici con circa 17 trilioni di dollari di asset complessivi, ovvero circa il 55,9% del mercato dei fondi statunitense, nei 12 mesi tra giugno 2022 e giugno 2023, il 57% delle strategie attive ha battuto la media delle controparti passive, ben al di sopra del tasso di successo del 43% registrato nel 2022.

 

Nel periodo giugno 2022 - giugno 2023 gli stock-pickers statunitensi hanno registrato un tasso di successo del 57%, in aumento rispetto al 48% del 2022. Oltre il 65% dei gestori attivi sulle small cap ha battuto la media dei gestori passivi. Anche i gestori attivi sulle mid cap (56%) e quelli sulle large cap (53%) si sono comportati bene.

 

A registrare i risultati migliori sono state le strategie attive che investono in azioni al di fuori degli Stati Uniti. Oltre il 63% supera la media dei colleghi passivi, con un sorprendente aumento di 30 punti percentuali rispetto all’anno solare 2022. I fondi attivi in ​​tutte e sei le categorie Morningstar di azioni estere hanno mantenuto o migliorato il loro tasso di successo, guidati dall’impressionante percentuale del 75% dei gestori  attivi esteri large-value, un aumento di ben 48 punti percentuali rispetto al 2022.

 

Nell’ambito del reddito fisso, oltre il 55% dei gestori obbligazionari attivi ha battuto la media dei fondi passivi, un risultato raggiunto solo dal 30% dei manager nel 2022. In tutte e tre le categorie Morningstar del reddito fisso esaminate i fondi attivi hanno incrementato il loro tasso di successo di almeno 15 punti percentuali,  guidati dai gestori dei fondi attivi sui corporate bond con un tasso di successo del 60%, rispetto al 34% nel 2022.

 

La sovraperformance del 67% da parte delle strategie attive sul real estate ha raddoppiato la sua percentuale rispetto all’anno solare 2022, tornando ad un livello più congruente con i risultati a lungo termine.

 

Morningstar evidenzia tuttavia che la recente impennata dei fondi gestiti attivamente ha fatto ben poco per cambiare il loro track record a lungo termine rispetto a quello delle loro controparti passive. Solo una strategia attiva su quattro è sopravvissuta e ha battuto la media delle strategie passive nel corso dell’ultimo decennio. I tassi di successo a lungo termine sono stati generalmente più elevati tra i fondi azionari esteri, immobiliari e obbligazionari e più bassi tra le strategie sulle large cap statunitensi.

 

Un ultimo dato segnalato da Morningstar, è che i fondi attivi più economici hanno avuto maggiore successo rispetto ai quelli più costosi. Nel decennio terminato a giugno 2023, quasi il 31% dei fondi attivi nel quintile più economico ha battuto la media dei fondi passivi, rispetto al 19% per quelli del quintile più caro.

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