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L'Euro non festeggia il decimo anniversario

1/3/2012 | Italo Marchesi

Decimo anno di vita sotto pressione per la moneta unica europea che nel corso del 2011 ha perso quota sia nei confronti del dollaro, sia nei confronti dello yen.


 

Decimo anniversario sotto pressione per la moneta unica europea. A dieci anni esatti dal suo debutto l'euro deve affrontare il test più difficile della sua storia e con un ostacolo in più: gli hedge fund.
 
Molti dei gestori "alternativi" hanno scommesso nel 2011 contro la divisa dell'Unione Europea che, pur avendo resistito per tutto l'anno, tra alti e bassi, negli ultimi due mesi del 2011 ha perso terreno rispetto al dollaro e allo yen. 
 
Il confronto con la moneta americana si è chiuso nel 2011 sotto quota 1,30 (euro/dollaro), lontano dal livello 1,48 di aprile 2011 e dall'1,58 dell'estate del 2008. Ma ancora abbastanza lontano anche dal cambio euro/dollaro 1,19 di maggio 2010. Numeri alla mano l'euro, nel cambio con il dollaro, ha guadagnato in 10 anni il 35% ma nel 2011 ha perso oltre il 3%.
 
Diverso il discorso nel rapporto con lo yen. La perdita di forza nei confronti della moneta giapponese è  iniziata già nel mese di aprile 2011. Dopo aver toccato quota  122,75 (euro/yen), la divisa unica europea ha iniziato un trend ribassista che l'ha portata alla fine del 2011 a quota 99,5. Ad oggi l'euro, nel cambio con lo yen, ha perso il 15% in soli 9 mesi. Sono ben lontani i livelli raggiunti nel 2008 quanto il cambio euro/yen era a quota 171,71.
 
 
A questo punto cosa dobbiamo aspettarci per il 2012? Nell'anno del decimo anniversario della moneta unica europea gli analisti si mostrano divisi ma, secondo quanto riporta oggi il Financial Times, sono tutti convinti che sarà ancora un anno di alti e bassi. Nel dettaglio, secondo una media di 41 analisti contatti da Bloomber, l'euro scenderà entro il secondo trimestre del 2012 a quota 1,28 dollari, anche se c'è chi scommette su un ribasso più alto, come nel caso di Nomura e Standard Chartered che vedono il cambio euro/dollaro raggiungere quota 1,20-1,22. Più ottimisti gli analisti di JP Morgan e BNP Paribas, che secondo quanto riportato sul Financial Times, vedono l'euro fermo a 1,35 alla fine del primo semestre del nuovo anno.

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