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Il bazooka della Bce colpisce nel segno

1/25/2012

"Gettare liquidità sulla crisi del debito non risolve i problemi strutturali dell’Eurozona", avverte Michael Riddell di M&G Investments


“Anche se imbellettati, un titolo di stato zombie o un’obbligazione bancaria zombie, rimangono comunque zombie”. E’ quanto sostiene Michael Riddell,  M&G Fixed Income Team, che in una nota mostra quanto possa essere potente l’impatto sui mercati quando le banche centrali dispiegano in pieno i loro bilanci. “Alla luce di questo - dice Riddell - il rally degli asset a reddito fisso più rischiosi che abbiamo visto di recente probabilmente deve ancora venire”. 


Dubbio, quindi, sulla sostenibilità delle politiche della Banca Centrale Europea, quando si pensa che gettare liquidità sulla crisi del debito non possa risolvere i problemi strutturali che attanagliano l’Eurozona. Secondo Riddell “la Bce ha compreso di non aver altra scelta, così a dicembre ha fatto fuoco con il suo bazooka”. L’impatto si è fatto sentire: i rendimenti dei titoli di stato italiani a due anni si sono ridotti di oltre la metà rispetto al picco di 7,5 per cento di fine novembre. Molti fondi hedge che scommettevano sulla svendita dei titoli di stato italiani hanno mutato visione e guadagnato o hanno finito per liquidare le proprie posizioni dato che il mercato remava contro. 


Per quanto riguarda il quadro degli investitori di soldi reali, Riddell evidenzia un loro ritorno sul mercato dei titoli sovrani dell’area euro, dopo una lunga assenza: “Proprio come i rendimenti delle obbligazioni bancarie italiane salivano in alto insieme di pari passo con i titoli di stato italiani, allo stesso modo sono anche precipitati, e quest’anno è stato possibile per le banche immettere obbligazioni sul mercato, anche se va notato che finora si è trattato solo di covered bond o obbligazioni senior”.


Possibili risposte al grande gap nella competitività tra vari stati, potrebbero essere “l’unione fiscale completa, in cui i Paesi dell’Europa del Nord dovrebbero farsi carico dei debito dei Paesi del Sud Europa” oppure “Germania e Paesi Bassi uniti per gestire un’inflazione a tassi più alti rispetto al resto d’Europa”.

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