“La rilevanza dell’Halving risiede nel suo impatto sul lato dell'offerta e quindi potenzialmente sul prezzo del Bitcoin.  Se la domanda rimane alta o addirittura aumenta ulteriormente, questo potrebbe far salire il prezzo del Bitcoin”. Eric Demuth, ceo e co-founder di Bitpanda, ricorda che “i dati storici mostrano come i precedenti Halving (2012, 2016 e 2020) abbiano portato a significativi aumenti del prezzo del Bitcoin”. 

“Questa volta – sottolinea l’analista - le condizioni sono diverse da quelle delle precedenti revisioni e il settore si è evoluto. Inoltre l’accettazione istituzionale, grazie agli ETF approvati in America, è cresciuta in modo significativo. Se la domanda da parte degli enti istituzionali rimarrà elevata e anche gli investitori privati faranno la loro parte, il prezzo sarà certamente sostenuto”.   

“Dall'inizio dell'anno – sottolinea il manager - abbiamo registrato un aumento della domanda da parte degli investitori istituzionali. I grandi investitori negli Stati Uniti, come i fondi pensione, hanno la possibilità di investire il loro denaro in Bitcoin grazie all'ETF Bitcoin recentemente autorizzato negli Stati Uniti. Questo fa salire il prezzo del Bitcoin a livello mondiale. Se la domanda aumenterà a causa del crescente interesse da parte di molti piccoli investitori privati, ciò si rifletterà ovviamente anche sul prezzo. Molto più importante, tuttavia, è l'effetto di segnalazione dell'approvazione degli ETF: Negli Stati Uniti, sempre più investitori istituzionali stanno entrando nel mercato. Il Bitcoin, e con esso l'intero mercato delle criptovalute, si sta spostando al centro del sistema finanziario consolidato. La criptovaluta è cresciuta e ora è arrivata nel mercato finanziario tradizionale”.

“Ci sono quindi due effetti che guidano i prezzi: I nuovi ETF Bitcoin stanno creando una maggiore domanda e l’Halving del Bitcoin sta riducendo il volume potenziale sul lato delle vendite. L'aumento della domanda e la riduzione dell'offerta portano a un aumento del prezzo”, conclude Demuth.