Eurizon Capital, la SGR del gruppo Intesa Sanpaolo guidata dall’a.d. Tommaso Corcos (nella foto), chiude i primi sei mesi dell’anno con profitti in forte crescita e una raccolta netta da record. L’utile netto consolidato è di 227 milioni di euro, con un incremento del 73,4% rispetto allo stesso periodo del 2014 e un margine da commissioni di 329 milioni di euro (+48%). Il patrimonio gestito (comprese le controllate ester e le specializzate nei prodotti di diritto lussemburghese, ed Epsilon SGR, la joint venture con Banca IMI), sale a 258,3 milioni di euro portando la quota di mercato in Italia a 15,7%.

I flussi netti nei primi sei mesi si attestano a 28,2 miliardi di euro (secondo asset manager per raccolta nei primi sei mesi del 2015), contribuendo a quasi il 30% della raccolta netta di tutta l’industria del risparmio gestito italiano nel periodo, sia per quanto riguarda i fondi comuni sia sulle gestioni di portafoglio retail e istituzionali, che pesano per quasi la metà sui flussi netti del sistema. In dettaglio, il 58% della raccolta netta di Eurizon Capital è stata realizzata tramite fondi pareti (16,4 miliardi), trainati dai prodotti flessibili, con entrate nette di oltre 11 miliardi di euro, e dagli obbligazionari.

L’asset manager nel semestre si è rafforzata anche all’estero in Asia, la società cinesa Penghua ha visto crescere gli AUM a 72,7 miliardi di euro, mentre l’HUB dell’Est Europa, costituito dalla slovacca VUB Asset Management, cui fanno capo l’ungherese CIB IFM e la corata PBZ Invest, ha raggiunto i 3 miliardi di euro in AUM a fine semestre. “Lo straordinario lavoro svolto dalle rete di Intesa Sanpaolo è uno dei principali motori dello sviluppo dello società cui si unisce il contributo degli altri partner, come il private banking, le banche terze, i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), oltre alla clientela istituzionale e intrnazionale” ha commentato Tommaso Corcos a.d che ha detto di vedere buone prospettive e potenzialità di crescita in Asia.