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5/30/2019 | Daniele Riosa
L’industria del risparmio gestito è in forte calo nel mese di aprile. La raccolta netta del sistema, infatti, secondo l’Ufficio Studi di Assogestioni, chiude a meno 3,902 miliardi. Un risultato inferiore di 597 milioni rispetto al mese di marzo. Va in rosso anche la raccolta netta dei fondi aperti a meno tre miliardi e 210 milioni, soprattutto a causa della performance negativa dei fondi monetari e flessibili. Bene, invece, i fondi obbligazionari con 419 milioni di raccolta.
A livello di bilancio complessivo dell’industria, da inizio anno, si registra un risultato positivo di 51 miliardi, ma se non ci fosse stata l'operazione straordinaria di Poste Italiane a gennaio (ingresso nel perimetro del risparmio gestito di circa 53 miliardi di euro che possono essere ricondotti all’acquisizione di nuovi mandati da parte di soggetti appartenenti al Gruppo Poste Italiane) il dato sarebbe negativo: -1,3 miliardi circa. C’è però anche un dato positivo, quello del patrimonio che, a fine mese, vale oltre i 2.172 miliardi.
A livello di singole società, tra le prime venti big del settore, solo 5 hanno chiuso il mese in positivo. Chiudono col segno meno Poste Italiane - 937,8 milioni, Gruppo Bnp Paribas - 813,2, Generali - 802,1, Intesa San Paolo con meno 606,1 e Anima Holding a meno 306,9.
Chiudono aprile con una raccolta netta positiva il Gruppo Mediolanum con un più 183,9 milioni, Axa con più 157,9, Allianz + 1 31,7 Pramerica più 63,5 e Morgan Stanley con più 55,4 milioni.
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