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Generalfinance, boom dell'utile netto nel primo semestre

7/23/2021 | Redazione Advisor

Forte crescita nell’ambito del distressed financing, con turnover a 545 mln di Euro (+70%) e 432 mln di Euro di erogato (+91%). Ottima qualità del credito: NPE ratio lordo a 0,6% e Texas Ratio al 3,6%


Il Consiglio di Amministrazione di Generalfinance ha approvato i risultati al 30 giugno 2021 – redatti secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS – che evidenziano un utile netto pari a 3,9 milioni di Euro, in significativa crescita (+44%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un patrimonio netto a 26,3 milioni di Euro, rispetto ai 22,6 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2020.  

Massimo Gianolli, amministratore delegato di Generalfinance, ha dichiarato: “Nel primo semestre Generalfinance ha messo a segno un’ottima performance reddituale. Il ROE è pari al 35%, a conferma dell’elevata redditività e della solidità del nostro modello di business. Nel trimestre abbiamo registrato una ulteriore accelerazione della dinamica del flusso di erogazioni, pari a 432 milioni di Euro, con un +91% rispetto al 2020. Questo dato evidenzia - meglio di qualsiasi altra considerazione - la nostra capacità di crescere in un contesto di carenza di liquidità per le imprese, combinata al target di clientela che ancora fatica ad accedere al credito bancario, che si concentra su controparti a basso rischio o su finanziamenti MLT garantiti dallo Stato. Prevediamo di crescere ulteriormente nei prossimi trimestri, migliorando la nostra capacità di servire i clienti in una fase importantissima di ripresa, fornendo risposte in tempi contenuti e con soluzioni rapide e personalizzate”.

Il margine di intermediazione ammonta a 10,5 milioni di Euro (+33% rispetto allo stesso periodo del 2020), mentre il margine di interesse si attesta a 2,7 milioni di Euro circa, in aumento del 51% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Le commissioni nette sono pari a 7,8 milioni di Euro, in crescita del 28%. La dinamica di questi due aggregati risente dell’evoluzione particolarmente positiva del turnover, pari a 545 milioni di Euro (+70% a/a), a conferma della positiva performance commerciale ed operativa della Società nel periodo considerato.

I costi operativi, pari a 4,9 milioni di Euro crescono del 31% circa, includendo peraltro – negli Altri proventi di gestione – un componente straordinario correlato ad una transazione relativa ad un contenzioso chiuso nel semestre; le Spese Amministrative crescono in misura più limitata, con un +15% tendenziale, evidenziando la capacità di Generalfinance di migliorare la leva operativa e ridurre progressivamente il cost/income ratio, pari a circa il 47%, rispetto al 49% dell’intero 2020. Tenuto conto di rettifiche di valore estremamente contenute (costo del rischio annualizzato pari a 1 bps) e di imposte stimate pari a 1,7 milioni di Euro (tax rate del 30% circa, includendo il beneficio “Ace 2021” previsto dal c.d. Decreto “Sostegni bis”), il risultato netto di periodo si attesta a 3,9 milioni di Euro. Il costo del rischio è sostanzialmente nullo nel semestre, in quanto, fra l’altro, sconta rilasci di rettifiche su posizioni classificate a Stage 2 a fine 2020, ritornate a stadio 1 nel corso del trimestre. Il totale delle esposizioni a stadio 2 si è sostanzialmente azzerato rispetto a 10 milioni circa di fine 2020, con un miglioramento della expected loss del portafoglio “bonis” da 16 bps di fine 2020 a 11 bps a giugno 2021.

L’NPE Ratio si attesta a 0,63%, sostanzialmente stabile rispetto al 2020, nonostante la modifica normativa – la c.d. “Nuova Definizione di Default”, entrata in vigore il 1° gennaio 2021 per tutti gli intermediari finanziari - che ha reso più stringente la classificazione delle esposizioni scadute e UTP. Il coverage delle partite deteriorate (32%) è in linea con il dato di fine 2020. I crediti verso clientela ammontano a 215 milioni di Euro a fronte dei 177 di fine 2020, mentre il totale dell’attivo è pari a 244 milioni di Euro. Le esposizioni sono nella forma tecnica del factoring “pro-solvendo” al 95%.

Il Total Capital Ratio è stimato – su basi gestionali - al 10,4% circa – senza includere gli utili ritenuti relativi al 2021 – e all’11,3% su basi proforma, comprendendo l’utile del primo semestre 2021 al netto dei dividendi di competenza attesi, a fronte di un minimo regolamentare del 6%. Detto limite si incrementerà all’8% a fronte dell’emissione delle prime Cambiali Finanziarie, prevista nelle prossime settimane. Tali ratio non considerano ancora i benefici – in via di quantificazione a fini segnaletici – rivenienti dall’utilizzo delle polizze assicurative ai fini di CRM e dai rating ECAI sul portafoglio imprese, a decorrere dalla prossima segnalazione.

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