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Anima, raccolta più che raddoppiata nei primi 9 mesi

11/3/2021 | Daniele Riosa

L’a.d. Melzi d’Eril sottolinea che i dati dimostrano “il ritorno ad una stabile crescita organica sui vari segmenti distributivi, solidi risultati finanziari, con l’anno in corso che si conferma sin qui il migliore della nostra storia”


Continua il trend estremamente positivo di Anima nel 2021. Il consiglio di amministrazione di Anima Holding S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2021. La raccolta netta del gruppo (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) è stata positiva per 2,4 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2021 (oltre il doppio di quanto realizzato nello stesso periodo dell’anno precedente).

Il totale delle masse gestite a fine settembre 2021 è pari a 199,6 miliardi, in aumento di oltre 11 miliardi rispetto ai 188,2 miliardi del 30 settembre 2020. Per quanto riguarda le grandezze economiche, le commissioni nette di gestione ammontano a 219,6 milioni (+8% rispetto ai 203,0 milioni dei 9M20). Nel corso dei primi nove mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state pari a 90,4 milioni (in forte incremento rispetto ai 43,3 milioni dello stesso periodo del 2020). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali si sono attestati a 338,7 milioni (in aumento del 27% rispetto ai 267,3 milioni dei primi nove mesi del 2020).

I costi operativi ordinari sono stati pari a 65,8 milioni (in incremento rispetto ai 60,3 milioni dei primi nove medi del 2020, principalmente per l’aumento della remunerazione variabile del personale stimata a fronte dei risultati raggiunti). Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi (escludendo dai ricavi netti le commissioni di incentivo) si è attestato al 26,5% (cost/income ratio).

L’utile ante imposte ha raggiunto i 224,1 milioni (in aumento del 45% rispetto ai 154,6 milioni dei 9M20); l’utile netto si è attestato a 176,3 milioni (+71% rispetto ai 103,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2020), avendo anche beneficiato dell’impatto positivo, per 24,3 milioni, relativo all’affrancamento fiscale degli intangibili (cfr. comunicato stampa del 9 giugno 2021). L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi e/o ricavi straordinari e/o non monetari, fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita e il sopra citato affrancamento) è stato di 179,9 milioni (+33% rispetto ai 135,0 milioni dei primi nove medi del 2020). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2021 risulta pari a 5,8 milioni (in sostanziale azzeramento rispetto ai 161,4 milioni alla fine dell’esercizio 2020).

Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding S.p.A, sottolinea che “i primi nove mesi del 2021 mostrano il ritorno ad una stabile crescita organica sui vari segmenti distributivi, solidi risultati finanziari, con l’anno in corso che si conferma sin qui il migliore della nostra storia, elevata generazione di cassa e remunerazione degli azionisti fra dividendo ordinario e piano di riacquisto di azioni proprie. In un settore finanziario italiano in continua evoluzione, Anima, forte di questi risultati e delle sue caratteristiche uniche, potrà sicuramente giocare un ruolo di primo piano”.

Intanto la raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) del gruppo nel mese di ottobre 2021 è stata positiva per 479 milioni rispetto ai 376 milioni registrati a settembre per un totale da inizio anno positivo per 2,9 miliardi. A fine ottobre le masse gestite complessivamente da Anima si attestano a circa 200 miliardi di euro, in incremento di circa 12 miliardi di euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

L’a.d. Melzi d’Eril rileva che “iniziamo l’ultimo trimestre dell’anno con un dato ampiamente positivo che è in linea con il trend che osserviamo da mesi sui nostri diversi canali distributive. La raccolta prosegue in terreno ampiamente positivo sul retail; per quanto riguarda il segmento istituzionale stiamo avviando l’operatività di nuovi mandati sui quali prevediamo un’eccellente chiusura di anno, con un dato complessivo di raccolta netta per il 2021 che sarà superiore ai 4 miliardi di euro”.

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