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UBP, l'utile risale a 112,6 milioni di franchi

7/18/2022 | Lorenza Roma

Nel primo semestre 2022 i ricavi sono cresciuti del 10,5%, sostenuti dall’aumento del margine d’interessi netto e dalle recenti acquisizioni. In flessione il patrimonio gestito


Union Bancaire Privée riporta un utile netto di 112,6 milioni di franchi nel primo semestre 2022. Il patrimonio gestito ammonta a 148,2 miliardi di franchi a fine giugno 2022, in flessione del 7,6% rispetto a fine dicembre 2021. Il calo, pari a 12,2 miliardi di franchi, è legato alla forte correzione archiviata dai mercati finanziari nel periodo in esame. Gli afflussi netti di capitale sono positivi (+3,4 miliardi di franchi) e sono ascrivibili in particolare all’acquisizione di Danske Bank International, finalizzata nel primo trimestre, che ha compensato il calo della raccolta registrata soprattutto presso la clientela istituzionale.

 

I ricavi sono cresciuti del 10,5% a 620,9 milioni di franchi nel primo semestre dell’anno rispetto ai 562,1 milioni di franchi del medesimo periodo del 2021. L’aumento è legato a un margine d’interessi netto più elevato (+42,7 milioni di franchi) in seguito al rialzo dei tassi, ma anche al trasferimento delle attività di Millennium Banque Privée a fine 2021 e di Danske Bank International nel 2022. Le operazioni di negoziazioni – in particolare le operazioni su valute – sono in forte crescita nel periodo in esame (+16,5 milioni di franchi) e contribuiscono a controbilanciare il calo dell’attività di trading da parte dei clienti privati.

 

I costi d’esercizio hanno raggiunto 411,7 milioni a fine giugno 2022 rispetto ai 372,7 milioni di franchi di fine giugno 2021. L’incremento del 10,5% è direttamente correlato alle recenti acquisizioni e agli investimenti realizzati, in particolare nel reclutamento di diversi team su mercati prioritari, oltre che al potenziamento dell’offerta in materia di investimenti responsabili. L’utile netto si attesta a 112,6 milioni di franchi, in aumento del 12,4% rispetto ai 100,2 milioni dell’esercizio precedente.

 

L’indice di capitalizzazione Tier 1, al 23,2%, e la liquidity coverage ratio di breve termine (LCR) al 286,5%, evidenziano la qualità del bilancio di UBP e la sua solidità, come attesta la decisione dell’agenzia Moody’s di confermare il rating di lungo termine Aa2.

 

Il ceo di UBP Guy de Picciotto ha dichiarato: "La netta correzione registrata dai mercati finanziari e la ripresa della volatilità da inizio anno hanno avuto un impatto diretto sulla nostra base di attivi e sui volumi di intermediazione dei nostri clienti. Tuttavia, l’aumento dei tassi d’interesse e l’andamento favorevole delle valute, in particolare del dollaro, hanno consentito alla Banca di conseguire comunque buoni risultati. In questo contesto contrassegnato da pesanti incertezze a causa della guerra in Ucraina e dei rischi inflazionistici, siamo chiamati a dare prova di flessibilità e ad adeguare la nostra offerta per rispondere alle preoccupazioni dei clienti, preparandoci a reinvestire non appena le condizioni lo permetteranno".

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