Tempo di lettura: 3min

Amundi chiude il 2022 con “performance forti”

2/8/2023 | Redazione Advisor

Il ceo Valérie Baudson sottolinea che "il nostro utile netto si è attestato a 1,2 miliardi e la raccolta netta ha chiuso l'anno in un territorio decisamente positivo”


Amundi, il maggiore asset manager europeo e controllato da Crédit Agricole, ha chiuso il 2022 con un utile netto rettificato pari a 1.178 milioni di euro, in calo del 10,5% rispetto all'utile netto rettificato pubblicato nel 2021 e in calo del 13% su base omogenea, ovvero includendo Lyxor nel 2021.

Come si legge su Teleborsa, ciò è in gran parte dovuto alle commissioni di performance eccezionali nel 2021: 427 milioni di euro, rispetto a 171 milioni di euro nel 2022, che rappresenta un livello più normale. Normalizzando il livello delle commissioni di performance del 2021 alla media 2017-2020, l'utile netto rettificato del 2022 è stato praticamente stabile rispetto al 2021, e leggermente in calo a perimetro omogeneo. Nell'intero anno gli afflussi sono stati positivi per 7 miliardi di euro, in particolare sui segmenti e sulle aree di expertise a più alto margine, in un mercato europeo dell'asset management che ha registrato grandi deflussi.

Nel comparto retail (escluse le joint venture) sono stati di 10 miliardi di euro, mentre negli attivi a medio e lungo termine (escluse le joint venture) pari a 8 miliardi di euro. Gli asset under management (AUM) di Amundi al 31 dicembre 2022 ammontavano a 1.904 miliardi di euro, in calo del -7,7%, a causa dell'effetto mercato negativo (-167 miliardi), nonostante una raccolta netta positiva di 7 miliardi.

Il ceo Valérie Baudson sottolinea che "Amundi ha realizzato forti performance nel 2022. Il nostro utile netto si è attestato a 1,2 miliardi di euro e la raccolta netta ha chiuso l'anno in un territorio decisamente positivo, a differenza del mercato del risparmio gestito europeo. Questi risultati sono stati raggiunti grazie alla qualità dei nostri team di investimento, all'adeguamento della nostra offerta di prodotti, ma anche grazie alla nostra capacità di ridurre i nostri costi in un contesto di mercato sfavorevole. Nel 2022 Amundi ha proseguito il suo sviluppo, concentrandosi sui motori di crescita del suo piano Ambitions 2025, in particolare le attività reali, la gestione passiva, la tecnologia, i servizi e l'Asia. Infine, l'integrazione di Lyxor è stata completata con successo in meno di nove mesi. Ciò fa di Amundi un leader europeo negli ETF, con una piattaforma pienamente operativa e sta già producendo sinergie in termini di costi e ricavi. La nostra agilità, i motori di crescita, la diversificazione, l’elevato livello di redditività e la solidità finanziaria ci consentono di essere fiduciosi nella capacità di Amundi di creare valore. Proponiamo ai nostri azionisti un dividendo per il 2022 stabile rispetto al 2021".

Il consiglio di amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti del 12 maggio 2023 un dividendo di 4,10 euro per azione, in contanti, stabile rispetto al dividendo pagato per l'esercizio 2021. Questo dividendo rappresenta un payout ratio del 75% dell'utile netto, quota di Gruppo e un dividend yield del 6,6% sulla base del prezzo dell'azione al 6 febbraio 2023.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?