Risparmio gestito, 26 miliardi di deflussi da inizio anno
Leggera ripresa della raccolta ad agosto. È quanto emerge dalla mappa provvisoria, divulgata da Assogestioni, sull’andamento dell’industria italiana del risparmio gestito: dai meno 3,822 miliardi di euro luglio si passa i -3,379 miliardi dell’ottavo mese dell’anno. Il passivo, dall’inizio del 2023, rimane però pesante a meno -26,301 miliardi di euro.
La mappa di Assogestioni evidenzia flussi sostanzialmente invariati soprattutto sul fronte retail, con i fondi aperti che hanno registrato un rallentamento dei deflussi a meno 795 milioni di euro, dai -2,9 miliardi di euro di luglio. In particolare, si sono spenti i riscatti dagli azionari (-11 milioni). Flessibili e bilanciati sono rimasti in territorio negativo, rispettivamente a -1,6 miliardi e -931 milioni di euro, mentre proseguono gli afflussi verso i prodotti obbligazionari (+664 milioni).
Il bilancio preliminare delle gestioni di portafoglio registra, invece, 2,8 miliardi euro di deflussi ad agosto, appesantito dai 3,2 miliardi euro fuoriusciti dalle gestioni istituzionali. In positivo, per contro, le gestioni retail a +377 milioni di euro. Infine, il patrimonio gestito ammontava a fine mese a 2.274 miliardi di euro, in lieve calo dai 2.286 miliardi di euro precedenti, in scia a un effetto mercato negativo pari a -0,4%, in base alle stime dell’Ufficio Studi di Assogestioni.
Sul fronte delle società, al vertice della classifica troviamo, per raccolta netta, Bnp Paribas, capace di portare a casa più di 661 milioni, seconda Schroders con 350,1 milioni di euro. Al terzo posto Banca Mediolanum con 280,9 milioni di euro.Tra le società che chiudono il mese in negativo, segnaliamo il gruppo Intesa Sanpaolo con quasi 2,2 miliardi di euro di deflussi e il gruppo Generali che segna un meno 1,438 miliardi di euro. Pesante rosso anche per Anima che chiude l’ottavo mese dell’anno con -853,5 milioni di euro.