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10/17/2014
Slittano i tempi di esecuzione del progetto di fusione tra Pioneer Investments con Santander Asset Management da cui nascerebbe un nuovo polo dell'asset management da 350 miliardi di euro di masse gestite. Ieri, come riporta il Messaggero, la banca avrebbe dovuto formalizzare l'accordo, ma la decisione è slittata e quindi anche il contratto definitivo. L'operazione sarà una fusione "carta contro carta" e non un'acquisizione: le due diligence reciproche sono ancora in corso e, stando a quanto riporta il quotidiano romano, è UniCredit che sta spulciando i conti di Santander AM, mai visti prima.
Poi saranno necessarie le autorizzazioni delle autorità competenti spagnole, italiane, britanniche e americane. La nuova società, che dovrebbe mantenere il marchio Pioneer, stando al piano avrà sede a Londra e, a regime, sarà controllata con il 35% a testa dall'istituto italiano e dalla banca spagnola, mentre il restante 30% andrà ai fondi Warburg Pincus e General Atlantic, che oggi controllano il 50% di Santander AM.
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