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11/4/2014 | Francesco D'Arco
L’addio a PIMCO da parte di Bill Gross, lo scorso 26 settembre, ha scatenato una vera e propria caccia al cliente tra i competitor della società basata a Newport Beach che, però, ha risposto rapidamente alle dimissioni del fondatore e agli attacchi delle rivali annunciando, nel giro di poche ore, il nome del nuovo group chief investment officer: Daniel Ivascyn (nella foto in copertina ad ADVISOR di novembre).
Entrato in PIMCO nel 1998 dopo esperienze presso Bear Stearns, T Rowe Price e Fidelity, Ivascyn si distingue da Gross come la notte dal giorno, sostiene chi lo conosce bene. A differenza del suo predecessore il 45enne, nato ad Oxford nel Massachussets, non ama le luci mediatiche del palcoscenico e non ama scrivere “lettere provocatorie” ai propri clienti. In una parola: il personalismo non è il suo credo. Non è un caso che alla domanda “quanto conta il gestore sulla performance di un fondo?”, Ivascyn risponde: è rilevante, “ma la struttura e il processo d’investimento di una società rivestono in assoluto la maggiore importanza”.
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