Tempo di lettura: 2min

UBP: azionario europeo, ecco su cosa puntare

12/4/2014

I listini europei scambiano a premio rispetto alle loro medie trentennali. Limitare l'esposizione a società mid - cap e favorire i pro - ciclici, come i finanziari, scrive Rob Jones, responsabile azionario Europa di Union Bancaire Privée


A cura di Rob Jones, Co-Head of European Equities di Union Bancaire Privée – UBP. 

Sono molte le possibilità che la Banca centrale europea introduca nei mesi a venire un piano intensivo di acquisto di asset, che potrebbe dare sostegno al settore azionario. Le riforme strutturali hanno permesso di stabilizzare la periferia dell’Eurozona, sebbene rimangano alcuni rischi, soprattutto poiché tali misure sono state selettive e non hanno interessato tutti i Paesi dell’area euro. Persistono inoltre i timori sul pericolo deflazione e sia la BCE sia i politici europei hanno dato risposte finora in qualche modo non adeguate. Ci sono dunque ancora molte misure potenzialmente attuabili.

Nel contesto attuale, vediamo un’importante opportunità di ottenere income, soprattutto poiché i listini europei scambiano a premio rispetto alle loro medie trentennali. La qualità degli asset sottostanti deve essere attentamente valutata. Bisognerebbe limitare l’esposizione alle società a media capitalizzazione e quelle che stanno attuando piani di ristrutturazione, per favorire invece i titoli europei pro-ciclici, come i finanziari. Tale strategia andrebbe però implementata in maniera altamente selettiva: HSBC e Swedbank sono buoni esempi di titoli potenzialmente allettanti. Tenendo conto delle incertezze in termine di misure politiche e del fatto che la ripresa economica sta perdendo slancio in alcuni Paesi europei mediterranei, bisognerebbe ad esempio ridurre l’esposizione ai titoli finanziari spagnoli ed italiani.

Un altro tema interessante è quello delle società europee particolarmente esposte all’economia statunitense. Il ciclo economico degli Stati Uniti è infatti ben davanti a quello delle controparti europee e privilegia la spesa delle famiglie. C’è un punto d’inflessione significativo negli USA, al momento, con costi energetici ed alimentari bassi. Assieme ai fondamentali economici solidi, ciò significa che questi trend stanno dando sostegno alla domanda delle famiglie, riducendo il costo della vita. Nomi come Nestlé, AB InBev, Deutsche Post, Diageo e Wolseley si avvantaggiano di questa tematica, poiché un ammontare significativo dei loro ricavi proviene proprio dal mercato nordamericano. Deutsche Post è un esempio interessante, essendo una delle società che beneficia di più del boom dell’e-commerce.

La compagnia è infatti il primo azionista della società americana DHL e ha visto uno sviluppo significativo dei propri volumi di business negli ultimi anni, allontanandosi dal modello di società postale tradizionale per avvicinarsi a quello di società di consegna di pacchi. Inoltre, la maggioranza di queste imprese rivolte alle esportazioni stanno diventando più competitive grazie all’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, risultato di per sé delle politiche monetarie su ambo le sponde dell’Atlantico.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?