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Carmignac trasforma i gestori in risk manager

1/26/2015 | Massimo Morici

Lo ha ribadito oggi durante il consueto incontro annuale a Parigi con gli investitori e la stampa di settore il fondatore Edouard Carmignac


La nuova filosofia di Carmignac negli investimenti trasforma i gestori in risk manager. Lo ha ribadito oggi durante il consueto incontro annuale a Parigi con gli investitori e la stampa di settore il fondatore Edouard Carmignac (nella foto). "Il nostro nuovo claim posto sotto il marchio è risk managers. È un concetto cruciale. Il panorama degli investimenti è cambiato; quando ho fondato questa casa d'investimento avevo scelto per descriverci la frase 'scopritori di crescita'. Ma di fattori per crescere ormai ce ne sono sempre meno, basti pensare che il 30% dei bond europei ha rendimenti negativi, senza contare che il mercato ormai è pilotato dalla politica e dalle banche centrali. Ecco perché è diventato fondamentale proteggere gli investimenti: noi abbiamo orrore che i nostri clienti possano perdere denaro".

 

Carmignac ha specificato che il portafoglio degli investimenti è costruito in modo conservativo e lo sarà sempre di più nei prossimi anni. "È necessario ristrutturare l'asset allocation e bisogna prepararsi a un periodo di normalizzazione" ha aggiunto Edouard. Passando in carrellata le performance dei fondi della casa nel 2014, il managing director Didier Saint George ha ricordato: +9% di Carmignac Patrimoine, +14% di Carmignac Portfolio Global Bond, +8% di Carmignac Portfolio Commodities, nonostante il crollo dei prezzi del petrolio e rame, e +10% di Carmignac Investissment.

 

Quanto all'asset allocation per il 2015, il team di investimenti vede valore in società globali con capacità di crescita e consiglia di evitare i titoli ciclici; nel reddito fisso, la preferenza nella parte breve della curva va ai governativi periferici (Italia, Spagna e Portogallo) che mostrano margini per ulteriori riduzioni di tassi, mentre per la parte lunga ai treasuries americani, ai gilt britannici e ai governativi neozelandesi. Nel corporate, invece, i rendimenti più interessanti si possono trovare sul credito bancario subordinato e coco. Per la riduzione del rischio la casa suggerisce una più ampia esposizione degli asset al dollaro americano.

 

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