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Gestore della settimana: "Vi spiego come si guida un multi-asset da 50 miliardi"

9/21/2015

AdvisorOnline.it a Edimburgo ha incontrato Guy Stern, head of multi- asset & macro investing e fund manager dell'ammiraglia della casa, lo SLI Global Absolute Return Strategies


“Uno dei più grandi errori nei team d’investimento è innamorarsi di grandi idee: possono affascinare ma anche essere pericolose”. Guy Stern (nella foto) è un brillante gestore che siede su una delle poltrone più ambite all’interno di Standard Life Investments, braccio del risparmio gestito del gruppo assicurativo scozzese Standard Life, quella di head of multi- asset & macro investing, oltre a essere membro del board della società dal 2013. Qualche numero: la divisione dedicata alle strategie multi-asset gestisce ben 120 miliardi di euro dei 330 miliardi totali in gestione, in crescita del 30% nel primo semestre dell’anno. Di questi, circa 50 miliardi sono gestiti dall’ammiraglia della casa, il Global Absolute Return Strategies, di cui 5,5 miliardi per conto di un mandato della compagnia Standard Life, circa 30 miliardi nella versione britannica e 15 miliardi nella SICAV lussemburghese, distribuita in tutta Europa e da alcuni anni anche in Italia.

Che sia un ruolo strategico all’interno della società, il suo, lo dimostrano anche le ultime vicende interne di Standard Life Investments: Stern per anni è stato il numero due del team multi-asset e ha affiancato per anni l’architetto di questo prodotto, Euan Munro, passato clamorosamente nel 2013 ad Aviva Investors nel super ruolo di ceo. All’European press forum di settembre, che si è tenuto pochi giorni fa a Edimburgo, cui era presente anche AdvisorOnline.it, Stern – che preferisce mantenere un profilo basso e di interviste ne concede poche – ha illustrato alla stampa europea di settore la gamma di fondi e la filosofia di investimento del team, che conta 55 membri, di cui 12 reclutati lo scorso anno a fronte di 2 partenze.

Sottolineando, appunto, che “l’importante è la selezione delle idee, dei titoli e la stabilità del team che in media ha 10 anni di esperienza nella società”. “Io sono il nuovo entrato” ironizza Stern. “Nel costruire questo prodotto – racconta Stern - non siamo partiti dal benchmark, ma dalle esigenze e dagli obiettivi dei clienti. E nessun cliente ha la necessità di battere un indice di riferimento, ma di mantenere sul lungo periodo un buon livello di ritorni, di proteggersi dall’inflazione e di ridurre la volatilità dei propri investimenti”.

Poi un aneddoto sul suo passato di gestore azionario, quando militava nella divisione britannica del Credit Suisse Asset Management (Stern ha un'esperienza più che trentennale): “Quando ero in Germania – prosegue - un giorno di fronte agli investitori avevo enfatizzato il fatto che eravamo riusciti a battere più volte il mercato. Ma i clienti non erano affatto interessati a quanto stavo dicendo e anzi volevano solo sapere quanti soldi ero riuscito a guadagnare. Un po’ la stessa domanda che mi faceva mio padre, quando ho iniziato questo mestiere. Ed è a questa semplice necessità che abbiamo cercato di rispondere costruendo questo prodotto che può utilizzare fino a 25 differenti strategie”. Parlando dell’asset al location, Stern ha sottolineato come il fondo non abbia alcun vincolo se non quello “di un’attenta valutazione del rischio”. Nel reddito fisso, ad esempio, il team ha preferito aumentare l'esposizione ai titoli governativi messicani in portafoglio (il fondo ha dai 1.000 ai 2.000 titoli), “che sono rischiosi come i Btp italiani, anche se stiamo parlando di un rischio differente, ma sono più redditizi”.

La valutazione del rischio, del resto, è un pallino della casa di investimento scozzese: ogni trimestre Standard Life Investments pubblica la cartina per misurare la rischiosità degli investimenti nei paesi emergenti considerando diversi fattori, interni ed esterni, economici e non. Nell'ultimo trimestre 2015 il team ha assegnato il colore "verde" all'Est Europa (esclusa la Russia), si tratta cioè di investimenti poco rischiosi; "giallo"  a gran parte dell'Asia (esclusa la Cina), un po' più rischiosa; e "rosso" a gran parte dell'America Latina (escluso il Messico), da andarci cauti. Tornando alla team multi- asset, ad oggi Stern può sfoggiare una gamma di 66 fondi (compresi i mandati). Quanto al prodotto flessibile disponibile in Italia, lo SLI Sicav Global Absolute Return Strategies, nel primo trimestre il maxi fondo ha segnato un +4,47% mentre nel secondo un - 1,62%. Al 31 agosto il rendimento, dopo gli scossoni in Cina, comunque assorbiti grazie all'utilizzo di differenti strategie, era del 2,07% (dati Morningstar aggioranti al 16 settembre).

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