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Gestore della settimana: "Vi spiego come investiamo con un occhio all'etica"

9/28/2015

Advisoronline.it ha incontrato Wolfgang Pinner, cio per gli investimenti socialmente responsabili dell’asset manager austriaco Raiffeisen Capital Management


La truffa dei motori “diesel” della Volkswagen, che rischia negli Usa una maxi-multa da 18 miliardi di euro, ha riacceso i riflettori sugli investimenti sostenibili. AdvisorOnline.it nelle scorse settimane ha incontrato Wolfgang Pinner (nella foto), cio per gli investimenti socialmente responsabili (sustainable and responsible investment) dell’asset manager austriaco Raiffeisen Capital Management, in occasione della presentazione a una platea di investitori istituzionali di tre prodotti sostenibili: Raiffeisen Sostenibile Breve termine, Raiffeisen Bilanciato Sostenibile, Raiffeisen Azionario Sostenibile.

Pinner è entrato in Raiffeisen Capital Management a inizio 2013 per accompagnare la società verso un riposizionamento e rafforzamento del tema degli investimenti sostenibili. Coordina un team di 12 esperti negli investimenti SRI, tra analisti e gestori con un’esperienza media di 13 anni. Sotto la sua guida la società di gestione sta sviluppando e implementando strategie più orientate verso gli investimenti socialmente responsabili. “Lavoro in questo settore – racconta - da 12 anni, un mercato che sta emergendo anche in Italia rispetto ad altri paesi europei, come la Francia o i paesi DACH (Austria, Germania e Svizzera, ndr) dove in dieci anni si è passato da meno di 20 miliardi a 120 miliardi di euro in AUM con prodotti SRI”.


“Quello che ho capito duranta questa esperienza – prosegue - è che negli investimenti sostenibili c’è bisogno di molta più selezione rispetto all’asset management tradizionale. Noi, ad esempio, aggiorniamo ogni mese le liste dei titoli che rispettano i criteri degli investimenti sostenibili. La nostra società ha firmato di recente il protocollo UN PRI e ulteriori passi saranno compiuti nei prossimi mesi per mantenere un alto livello di sostenibilità a livello societario”. Parlando dell’offerta SRI di Raiffeisen CM, Pinner spiega che i prodotti “investono solo in titoli che sono classificati come sostenibili secondo i criteri sociali, ecologici ed etici”.

"Il processo di selezione - prosegue Pinner - prevede una prima scrematura dall’universo dei titoli investibili applicando criteri finanziari ed extra finanziari. Poi si passa a una seconda fase in cui avviamo un’analisi più dettagliata sulla sostenibilità dell’azienda che prevede anche azioni di engagement con le società su cui si vuole investire e, infine, l’inserimento nel portafoglio del fondo". Il team è molto rigoroso nell’esclusione sia delle società sia degli Stati (nel caso dei bond) che non rispettano i criteri delle regole SRI: i fondi sostenibili della casa austriaca, ad esempio, non investono in società che violano diritti umani, non rispettano i diritti del lavoro, sono accusate di corruzione, commettono frodi nei bilanci, sono attive nell’energia nucleare, speculano sulle commodity alimentari, commerciano in armi o violano principi etici (aborto, alcol, ricerca sugli embrioni, gioco d’azzardo, pornografia, tabacco, test sugli animali).

Quanto ai paesi, sono esclusi quelli dove è applicata la pena di morte (non investono nei governativi americani),i regimi autoritari, i paesi in cui sono presenti pessime condizioni di lavoro o forti discriminazioni razziale o di genere, quelli che non collaborano nello scambio di informazioni sull’evasione fiscale e che non rispettano la libertà di stampa.

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