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Pioneer Investments punta sul debito subordinato

2/8/2016 | Marcella Persola

Per la società di gestione italiana in tale contesto di mercato tale soluzione può essere interessante per chi investe nel fixed income


Nuovo comparto per Pioneer Investment. La società ha annunciato il lancio di un nuovo comparto Global Subordinated Bond. In un contesto di mercato che mostra rendimenti dei titoli obbligazionari societari al di sotto della media storica, la società di gestione italiana ritiene che posizionarsi sul mercato del debito subordinato rappresenti una soluzione interessante per chi investe in fixed income.

Il nuovo comparto investe principalmente in un’ampia gamma di obbligazioni subordinate di istituzioni finanziarie e non, in obbligazioni corporate ibride, in titoli privilegiati e anche in titoli convertibili. Inoltre può investire anche in titoli obbligazionari con rating sub-Investment Grade. L'obiettivo è quello di ottenere rendimenti paragonabili a quelli dei titoli high yield, ma cercando di investire in titoli di debito di emittenti con merito creditizio investment grade.

 

"In uno scenario di mercato che rende sempre più complesso ottenere rendimenti, gli investitori oggi possono scegliere obbligazioni con scadenze più lunghe, oppure emessi da società con spread più elevati. Il livello di ritorno potenziale, però, potrebbe non essere in grado di compensare gli eventuali rischi collegati a questa allocazione, vale a dire il rischio di un aumento dei tassi ed il maggiore rischio di default – spiega Tanguy Le Saout, head of European Fixed Income di Pioneer Investments –. Il debito subordinato tende, infatti, a presentare uno spread superiore dalle due alle quattro volte rispetto a quello dei titoli senior ed offrire potenzialmente un rendimento dal doppio al triplo rispetto a quello dei titoli senior emessi da società con rating simili.”

 

“Siamo convinti che un approccio flessibile all’allocazione di portafoglio tra la componente delle obbligazioni ibride e di quelle subordinate emesse da istituzioni finanziarie, possa aprire opportunità d’investimento diversificate per settore e per area geografica all’interno di tutto il mercato obbligazionario globale, e, allo stesso tempo, consentire di gestire la liquidità del portafoglio complessivo”, aggiunge Vianney Hocquet.

 

“Riteniamo che investire nel segmento subordinato del mercato del reddito fisso rappresenti una strategia interessante per tutti quegli investitori che puntano ad un extra rendimento in un panorama di mercato caratterizzato da rendimenti bassi, senza però spostare in maniera significativa la scala del rischio atteso – conclude Le Saout –. Esiste infatti la possibilità di selezionare un certo numero di strumenti ibridi corporate, di categoria investment grade, che mirano ad offrire un ritorno superiore al 4%, ben superiore a quello alle obbligazioni senior di emittenti con rating creditizi altrettanto affidabili.”

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