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2/17/2016 | Davide Mosca
A prima vista poco attraenti, ma una solida riserva di valore nel medio-lungo periodo. Questa in estrema sintesi la fotografia di Pictet AM sull'obbligazionario investment grade europeo. Nel suo studio sulla strategia, l'asset manager riconosce i fattori negativi legati a episodi di crediti in deterioramento e scarsità di rendimenti, ma concede una valutazione complessivamente positiva, basata sull'osservazione di tre fondamentali macroeconomici favorevoli a questa opzione di investimento. Il primo è la combinazione calo dei prezzi dell'energia e bassa inflazione che portano ad un aumento del valore in termini reali delle obbligazioni. Secondo fattore la stabilizzazione dei livelli complessivi di debito riscontrabile dopo la crisi del 2008 e terzo la prosecuzione della politica espansiva della BCE che garantisce sicurezza al sistema nel suo complesso.
Per quanto riguarda i settori a cui guardare, secondo Pictet AM, nel finanziario meglio le banche delle assicurazioni, mentre si dimostrano in difficoltà le realta del minerario e metallurgico. In generale, utile guardare alle aziende leader con una forte capacità di pricing perché posizionate per uscire rafforzate da questi periodi di volatilità dei mercati. Da non sottovalutare, infine, l'effetto di fusioni e acquisizioni, anche difensive, favorite in questo periodo da basso prezzo del debito e possibilità di crescità altrimenti deboli. Se nel breve le M&A hanno riflessi negativi per gli obbigazionisti dovuti all'aumento dell'emissione, nel medio-lungo periodo si può ricavare una maggiore solidità dell'investimento.
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