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2/29/2016 | Davide Mosca
Alla vigilia del Super Tuesday, la giornata in cui negli USA si vota simultaneamente in più Stati per le primarie, Fidelity International analizza l'impatto della corsa per le presidenziali sui mercati, chiarendo, inoltre, cosa aspettarsi da qui all'8 novembre, giorno in cui si deciderà il successore di Barack Obama.
Nick Peters, gestore di FF Global Multi Asset Tactical Moderate Fund, si concentra sul breve periodo e in particolare sulle prossime 24 ore. "È improbabile - afferma Peters - che il Super Tuesday abbia un effetto di rilievo sul mercato azionario statunitense. Gli occhi sono puntati in primo luogo sulla riunione della Federal Reserve in programma per il 16 marzo." Scarsa dunque, nella view di Fidelity International, l'influenza delle sorti di Trump e Clinton, mentre oltremodo importante quella delle decisioni della banca centrale statunitense sul possibile innalzamento dei tassi. Un'eventualità - conclude Peters - "che è opportuno tenere in considerazione nell’asset allocation dei portafogli."
L'impatto della tornata elettorale nel suo complesso viene, invece, analizzata da Angel Agudo, Gestore di FF America Fund, che sui precedenti storici che vedono un azionario più favorevole nei periodi di governo democratico commenta: "non esiste una correlazione stretta tra l'appartenenza politica del Presidente e la performance delle quotazioni azionarie, soprattutto in una prospettiva di medio e lungo termine. Le decisioni di investimento non devono quindi essere influenzate dall'esito delle elezioni politiche. Ritengo sia possibile - conclude - continuare a beneficiare delle numerose opportunità di crescita che il mercato azionario USA può offrire".
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