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3/9/2016 | Davide Mosca
"Il nostro team obbligazionario non sottovaluta le notevoli incertezze del panorama globale e la mancanza di segnali di ripresa della crescita o dell’inflazione nel breve periodo. Ciò nonostante, crediamo che i mercati abbiano già scontato una buona dose di cattive notizie e che il settore del credito potrebbe dare buoni risultati a fronte di prezzi del petrolio stabili o in crescita, di migliori notizie provenienti dalla Cina e di un’attenuazione dei timori deflazionistici nel mondo." Chris Iggo, Chief Investment Officer, Fixed Income di Axa Investment Managers, vede nei fondamentali attuali il giusto contesto per aumentare l'esposizione al credito. L'ampliamento degli spread in atto a partire dalla fine del 2015 è, secondo Iggo, vicina al punto di picco e contestualmente il petrolio è visto come ad un minimo difficilmente oltrepassabile.
La combinazione di questi due fattori determina la presenza di un interessante punto di ingresso, considerando inoltre che sia nel segmento investment grade che nell’high yield gli attuali premi al rischio disegnano uno scenario peggiore di quello effettivamente atteso. Un aumento dei default nel settore petrolio e gas e nei settori correlati è visto come possibile, ma il rischio di un effetto contagio è fortemente limitato. Le migliori opportunità sono individuate nel settore high yield con buone valutazioni per quanto riguarda il mercato europeo dove lo yield-to-worst è appena inferiore al 6,0%. Infine, per quanto riguarda le commodities, afferma Iggo, "nelle ultime settimane diversi emittenti hanno cercato di consolidare la loro struttura patrimoniale e quasi tutti hanno accesso ad abbondante liquidità. Ciò significa - prosegue - che si possono individuare possibilità d’investimento nel settore metallurgico, minerario ed energetico, e che gli spread più bassi avranno un effetto positivo sui total return in tutti i mercati investment grade."
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