Greenwood (Invesco) boccia le politiche monetaria di Bce e BoJ

Il capo economista di Invesco sottolinea l'inefficacia degli interventi di Quantitative easing
28/04/2016 | Davide Mosca

"Non è casuale che le due principali aree in cui si riscontrano tassi d'interesse negativi, crescita inferiore alla media e quasi deflazione, ossia Giappone e zona euro, siano anche le economie in cui le banche centrali primarie hanno attuato versioni inadeguate di Qe." John Greenwood, capo economista di Invesco, analizza i risultati delle politiche monetarie di Bce e Bank of Japan sottolineando come tardino ad essere raggiunti gli obiettivi di stimolo alla crescita e all'inflazione.

 

 

"Il problema fondamentale - afferma Greenwood - è che il programma attuato da Bce e BoJ utilizza i normali canali di creazione del credito del sistema bancario, che non funzionano, facendo forza sui tagli dei tassi d'interesse, anziché mettere nuovo denaro nelle mani di imprese e famiglie." La tesi è  che appoggiandosi ad un settore, il bancario, in difficoltà e incapace di rispondere alle reali esigenze delle relative economie, il credito non riesca ad arrivare là dove dovrebbe per ottenere gli effetti necessari alla ripresa. 

 

 

Un ulteriore elemento sottolineato da Greenwood riguarda la divergenza delle politiche delle principali banche centrali, Banca centrale europea e Bank of Japan da un lato e Fed e Bank of England dall'altro, che porterà, secondo il capo economista dell'asset manager inglese ad "un ulteriore aumento della volatilità sui mercati valutari, obbligazionari e azionari."

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