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5/23/2016 | Davide Mosca
La ripresa dell'economia europea dopo la crisi del 2013 è stata certamente più lenta di quella registrata negli Stati Uniti, ma, sostiene Yves Longchamp, head of research di Ethenea, analizzando i principali parametri macroeconomici è possibile scorgere una maggiore stabilità rispetto ai fondamentali USA.
“L’espansione dell'Eurozona - afferma Longchamp - si è attestata in media su un tasso annualizzato dell’1,1% per trimestre, circa la metà del ritmo statunitense. Mentre il contributo delle esportazioni nette è stato quasi nullo, la crescita del Pil è derivata per lo 0,5% dai consumi privati, per lo 0,3% dagli investimenti e per un altro 0,3% dalla spesa pubblica, il che rende l’espansione nell’Eurozona più bilanciata di quella negli Stati Uniti."
L'elemento che maggiormente contribuisce a garantire stabilità alla crescita lenta dell'Europa è il dato sui consumi privati mentre gli interventi della Bce sui tassi sono giudicati dall'head of research di Ethenea tardivi e fattore di disequilibrio, in particolare per i mercati del lavoro. Nonostante ciò, l'outlook sull'Europa resta positivo.
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