Poste Italiane ha le idee chiare: se l'operazione Pioneer si concluderà positivamente tutte le società di gestione del gruppo guidato da Francesco Caio saranno fuse in Anima Hoding, che rimarrà quotata e avrà come amministratore delegato Marco Carreri (nella foto). 

 

Sono questi alcuni dei dettagli contenuti nel patto parasociale, descritto oggi sul quotidiano MF, e all'interno del quale viene chiarito che Risparmio Holding, la società creata il 7 ottobre e partecipata all'80% da Poste e al 20% da Cassa Depositi e Prestiti, detiene l'80% di Equam, mentre il 20% restante fa capo direttamente ad Anima. E la neocostituita Equma è la società che ha ufficialmente presentato l'offerta per rilevare Pioneer da Unicredit.

 

Al di là delle cifre messe sul campo, dal patto parasociale emergono anche i dettagli del processo di integrazione in caso di riuscita dell'operazione. Nel dettaglio l'unione tra il gruppo Anima e il gruppo Pioneer avverrà attraverso la fusione per incorporazione di Equam e Pioneer in Anima Holding che rimarrà così quotata e vedrà gli attuali top manager di Anima Holding mantener funzioni apicali. In particolare Marco Carreri manterrà la carica di a.d. di un gruppo che con 292 miliardi di euro di asset si posizionerebbe alle spalle di Eurizon e Generali.