Wall Street è in fermento. Tre sono le fondamentali ragioni: politica monetaria, transizione alla Casa Bianca e movimenti valutari. Il cambio di passo espresso dalla Fed  con l'innalzamento dei tassi di un quarto di punto si è riflesso immediatamente sulle quotazioni finanziarie. "Inoltre - sottolinea Heiko Geiger, head of public distribution Europe di Vontobel Investment Banking - i rendimenti dei titoli di Stato hanno proseguito la strada dei rialzi già intrapresa nel mese di novembre dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, così come il Dollar Index ha approfittato dell’assist offerto dalla Fed per aggiornare i nuovi massimi a 103,56 punti."

Il Dow Jones Industrial ha toccato nuovi massimi a 19.966,43 punti, beneficiando della revisione al rialzo delle stime di crescita del PIL 2017 da 1,8% a 1,9% e del segnale di compattezza data dal consiglio della Fed nell'ultima riunione.  La variabile Trump oscilla da una positiva ripresa dell'economia e in particolare della manifattura a problematiche legate alle esportazioni nel caso di un eccessivo rafforzamento, già in atto, del dollaro.

L'analisi tecnica relativa al Dow Jones Industrial, fa notare l'head of public distribution Europe di Vontobel Investment Banking, evidenzia un movimento rialzista "che di fatto ha confermato le indicazioni positive giunte il 10 novembre scorso con la violazione delle resistenze statiche a 18.668 punti e psicologiche a 19.000 punti." Il superamento del traguardo dei 20.000 punti, ormai a portata, può essere messo in discussione solo dalla necessità di scaricare l'accumulata pressione in acquisto.

"In questo quadro - suggerisce Geiger - strategie long possono essere strutturate con acquisti su ritorni a 19.527 punti, stop stretto a 19.500 punti e target a 20.000 punti. Al ribasso, ingressi in vendita a 19.757 punti hanno target a 19.275 e 19.150 punti con stop posizionato a 19.950 punti."