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Reddito fisso 2017, pronti per un nuovo giro sull'ottovolante?

12/28/2016 | Davide Mosca

Secondo Bob Jolly, head of global macro strategy di Schroders, anche nell'anno alle porte sarà necessario mantenere una strategia di investimento opportunistica. Ecco perché...


Prepararsi per un nuovo anno di alti e bassi nell'universo obbligazionario e non contare troppo su generalizzati cambiamenti di scenario. Questo in sintesi il consiglio che arriva da Bob Jolly (nella foto), head of global macro strategy di Schroders, relativamente al 2017 del reddito fisso. Molti i fattori che incidono sulla formulazione di questa view.

 

 

Tra i più visibili troviamo l'incertezza connessa agli esiti degli appuntamenti politici degli ultimi mesi e l'apprensione per quelli attesi per la prima metà del prossimo anno. La strategia del governo britannico sulla Brexit, gli appuntamenti elettorali dell'Europa continentale e l'avvio della presidenza Trump pongono una significativa quantità di interrogativi che pesa sui mercati. Anche la via di uscita dalla situazione di tassi a zero e politica monetaria ultra-espansiva per passare allo stimolo fiscale non è, secondo Jolly, così a portata di mano. "È vero che il debito globale è diventato più conveniente da finanziare - afferma l'head of global macro strategy di Schroders - ma i livelli di indebitamento sono ancora proibitivi e non permettono il ricorso a un bazooka fiscale. I tempi sono ancora prematuri per la normalizzazione delle politiche monetarie e i timori strutturali - aggiunge - restano sullo sfondo."

 

 

Considerando le aree economiche singolarmente, Jolly fa notare come una Cina che continua a spendere oltre le proprie possibilità di lungo termine, un'Europa che ha rallentato il percorso delle riforme e un Giappone ancora alle prese con strutturali problemi di crescita e inflazione non sembrino in grado di contribuire ad una ripresa che possa definirsi globale. Molto certo dipenderà dagli Usa, da cui potrebbe arrivare un impulso alla crescita, quantomeno interna, se Trump riuscirà a mantenere le promesse fatte in termini di minore fiscalità per le imprese e deregolamentazione.

 

 

"Detto questo - sostene però Jolly - il mondo non è più economicamente sincronizzato come lo è stato negli ultimi 7-8 anni. Probabilmente assisteremo a una maggiore divergenza sia tra le maggiori economie mondiali che nell’insieme delle economie in via di sviluppo, tra coloro che riusciranno a rivedere il proprio modello di business e coloro che non troveranno nuovi modelli." Rimanere attivi e adottare una strategia di investimento opportunistica sarà dunque l'unico modo per sfruttare a proprio vantaggio gli alti e bassi dei mercati.

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