MoneyFarm esce dall'albo delle SIM. La Consob, come si legge nella consueta newsletter che riporta i provvedimenti della Commissione, ha cancellato la società dall’albo delle società autorizzate alla ricezione e trasmissione di ordini e di consulenza in materia di investimenti. MoneyFarm precisa che la cancellazione di SIM è un atto d’ufficio da parte della Consob che fa seguito ad una riorganizzazione societaria: la struttura italiana (iscritta e vigilata da Consob) opera oggi come branch della Limited inglese (che opera con licenza FCA) e "questo ha reso ridondante la licenza di Banca d’Italia e lo status di SIM della Spa italiana".

Interpellata da AdvisorOnline.it sulle possibili difficoltà operative di MoneyFarm in Italia a seguito della Brexit, che potrebbe far perdere a MFM Investment il passaporto europeo per operare nella Ue, MoneyFarm ha fatto sapere in una nota che "finché non ci sarà maggiore chiarezza riguardo a Brexit, continueremo a operare come stiamo facendo attualmente". "In passato - prosegue la nota - abbiamo già ottenuto il permesso di offrire i nostri servizi in altri paesi europei e, se necessario, saremo in grado di farlo anche in futuro. Se e quando si verificherà Brexit, espleteremo i tutti i requisiti necessari per continuare a offrire il nostro servizio in totale trasparenza per i nostri clienti; e per mantenere accesso ai migliori talenti e ai capitali che ci permettano di svilupparci come un’azienda pan-europea".

La società sottolinea infine che "l’Italia, dove Moneyfarm resta soggetto alle stesse regole di ogni altro operatore italiano, è il paese dove la Società ha iniziato la sua attività e che rimane al centro della nostra strategia". "Ci stiamo infatti impegnando, come sempre, ad offrire il miglior servizio possibile ai nostri clienti italiani, volto a una gestione efficiente e responsabile dei loro risparmi, come prova la nuova soluzione di gestione patrimoniale che abbiamo appena lanciato. I nostri uffici italiani di Milano e Cagliari, che impiegano ad oggi oltre 40 professionisti, rimangono cruciali per le nostre operazioni e il nostro sviluppo futuro" conclude la nota.