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La politica in primo piano all'Annual Conference di BNY Mellon IM

4/21/2017

Brexit, Trump e gli ultimi sviluppo geopolitici a livello globale sono stati al centro della due giorni londinese che ha visto tra gli ospiti l'ex segretario generale della Nato Rasmussen


A far da padrone sui mercati, nell'era dell'aumento dei tassi (comunque ancora bassi) inaugurata dalla Fed, sarà ancora la politica, che è stata al centro dell'Annual Investment Conference di BNY Mellon Investment Management. La conferenza, che si è tenuta il 19 e 20 aprile al Rosewood Hotel di Londra, ha visto alternarsi sul palco economisti, gestori, politici e giornalisti. Tra i principali ospiti, ricordiamo Andrew Marr, editorialista politico della Bbc, che ha illustrato alla platea di investitori le prospettive sulla Brexit in vista delle elezioni anticipate che si terranno a giugno, e l'economista Vincent Reinhart (Standish Mellon AM, del gruppo BNY Mellon), che ha parlato del possibile impatto sui mercati della politica economica di Trump e delle politiche monetarie delle banche centrali, in particolare della Fed.

Anders Rasmussen (nella foto), ex primo ministro danese ed ex segretario generale della Nato, ha parlato invece dei recenti sviluppi geopolitici a livello globale e della leadership assunta dagli Stati Uniti d'America, dopo la caduta del muro di Berlino, nella nuova veste di "poliziotto del mondo". A fare gli onori della casa, è stato Matt Oomen, capo della distribuzione internazionale di BNY Mellon IM, che ha ricordato la filosofia multi-brand della società, mentre i vari esperti delle società controllate dal gruppo (John Bailer, April LaRusse e Brendan Mulhern) hanno illustrato le migliori strategie di investimento per affrontare quest'anno i mercati azionari e obbligazionari. All'evento ha partecipato anche lo staff della branch italiana di BNY Mellon IM, guidata dal country head Marco Palacino.

Durante la conferenza è stato condotto un breve sondaggio a cui hanno partecipato i rappresentanti di importanti investitori istituzionali internazionali (banche, assicurazioni, fondi pensione, grandi imprese ecc.) presenti in platea. In merito all'impatto della Brexit sulla City, secondo gli investitori (37%) a beneficiare di più dal possibile trasferimento di servizi finanziari da Londra al Continente saranno Parigi, Francoforte e il Lussemburgo, ma non Milano e tanto meno Dublino o le altri capitali finanziarie europee (Amsterdam o Madrid). Quanto alle asset class tradizionali, le più interessanti per gli investitori ora sono le strategie absolute return - market neutral (33%) e le infrastrutture (22%), mentre stanno perdendo appeal le strategie multi-asset tradizionali. Le asset class tradizionali che faranno meglio nel 2017? Equity income e debito dei paesi emergenti.

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