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Fintech, italiani favorevoli ma non sostituirà la consulenza

5/30/2017 | Davide Mosca

La Legg Mason Global Survey analizza il rapporto tra investitori e nuove tecnologie, svelando una significativa apertura da parte degli investitori del nostro Paese che non intendono però rinunciare al fattore "umano"


Gli italiani pronti ad accogliere positivamente l'apporto della tenologia nell'ambito finanziario e della gestione del risparmio. È quanto emerge dalla Legg Mason Global Survey che ha indagato il tema con oltre 15mila interviste svolte in 17 diversi mercati nazionali. "Gli italiani - si legge nell'analisi dei risultati dell'indagine svolta dall'asset manager statunitense - sono in Europa i più aperti alle nuove tecnologie quando si parla di finanza: il 22% scarica app legate ai risparmi ed investimenti, il 32% legge blog di settore, mentre il 21% si affida ad un robo-advisor per avere una consulenza." Quest’ultima, in particolare, è la percentuale più alta registrata tra i principali Paesi europei, considerando il 17% degli inglesi e degli spagnoli, l’11% dei francesi e dei tedeschi e il 9% dei belgi.

 

Un'approvazione del Fintech che non andrà però ad intaccare in modo significativo il bisogno di consulenza. Secondo il 78% degli italiani intervistati, infatti, la tecnologia è un supporto che non sostituisce, ma aiuta, l'esperto di pianificazione finanziaria che rimane indispensabile, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del portafoglio e la ricerca delle migliori opportunità sui mercati. Solo i servizi più semplici come il controllo dell’estratto conto online (64%), la verifica del saldo (60%) e gli strumenti di pianificazione per la pensione (44%) sono considerati come gestibili in completa autonomia.

 

“Leggendo i risultati della nostra recente ricerca - afferma Marco Negri, Head of Southern Europe di Legg Mason - appare abbastanza chiaro che gli investitori italiani non vivono le nuove tecnologie come qualcosa da cui diffidare ma come un utile supporto per la pianificazione o gestione dei loro investimenti. Che sia per ottenere maggiori informazioni o per una gestione più snella e veloce di alcune operazioni - aggiunge - la tecnologia sarà sempre di più uno strumento imprescindibile nella nostra quotidianità, anche sul lato della gestione finanziaria. Come evidenzia la nostra nuova survey però, la componente umana continua, e crediamo continuerà, ad essere fondamentale. Non stupisce infatti come emerga ancora l’importanza del consulente finanziario, capace di guidare e rassicurare l’investitore.“

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