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Anche nel 2017 il mercato orso dei bond può aspettare

6/13/2017

Dai meno positivi delle aspettative di mercato e una contrazione dell'inflazione hanno sostenuto il debito governativo


Il 2017 si sta dimostrando un anno in cui gli investitori obbligazionari si trovano, ancora una volta, in confusione. Alla fine di maggio, il rendimento del decennale britannico si conferma intorno all’1% con i rendimenti del dei Treasury USA in flessione. "È sembrato scontato che le sorprese al rialzo dei dati economici siano state estremamente positive, essendo guidate dai risultati di sondaggi che testimoniano l’incremento nella fiducia di consumatori e imprese. Speculazioni sui possibili tagli fiscali e sulla deregulation che potrebbero derivare dalle promesse elettorali di Trump hanno giocato senza dubbio un ruolo nel miglioramento delle aspettative, ma le pubblicazioni di dati economici basati su evidenze tangibili dell’attività economica sono state finora meno positive della percezione del mercato. Tutto ciò, unito a una contrazione dei dati sull’inflazione USA, ha aiutato a sostenere il mercato delle obbligazioni governative” si legge in una recente analisi del team multi-asset di BMO Global Asset Management, che gestisce oltre 50 miliardi di euro.

Sebbene l’ottimismo sulle prospettive dell’economia possa essere lievemente scemato, per il team multi-asset di BMO Global AM il trend si conferma positivo. Un elemento ancora più importante per gli investitori azionari è quello degli utili societari che stanno mostrando una certa solidità, con la recente stagione delle trimestrali rivelatasi la migliore almeno degli ultimi sei anni.

"Questa forza sta aiutando a spingere i mercati azionari globali verso nuovi massimi. I bassi livelli d’inflazione, supportati dal miglioramento dello slancio degli utili societari e da un miglioramento economico sincronizzato, stanno supportando un generale ottimismo sulle prospettive di crescita delle aziende” aggiungono gli analisti, sottolineando come all’interno dei mercati azionari, le strategie growth sono tornate nelle grazie dei gestori, con i titoli tecnologici in prima fila. "Il breve passaggio del titolo Amazon oltre quota 1.000 dollari e il recente ventesimo anniversario di quotazione della società hanno attirato crescente attenzione verso la straordinaria performance di una manciata di titoli analoghi. Il paragone con le bolle delle dotcom e del 1990 è presto fatto” concludono i gestori.

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