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Fixed income, gli high yield non temono il tapering

7/26/2017 | Davide Mosca

Secondo Jorgen Kjaersgaard, head of european credit di AllianceBernstein, nel 2018 la Bce virerà decisamente verso una politica non accomodante. Ecco cosa accadrà nel reddito fisso


Come prepararsi all’avvento della stretta monetaria? Questa la domanda che accompagnerà gli investitori nei prossimi mesi dato che risulta ormai esplicita l'intenzione della Banca centrale europea di virare verso politiche molto meno accomodanti rispetto a quelle degli ultimi anni. Gli interrogativi si concentrano quindi sulle tempistiche e sulla previsione degli effetti sulle asset class. 

 

 

Jorgen Kjaersgaard, head of european credit di AllianceBernstein, colloca a settembre l'annuncio dell'inizio del taparing da parte di Mario Draghi con azioni concrete da parte di Francoforte a partire dal 2018. "L’avvio del tapering - spiega Kjaersgaard - si farà sentire sull’andamento del mercato del credito e, in particolare, spingere i ritorni sui titoli sovrani, una risalita che dovrebbe riportare il rendimento del Bund intorno all’1% entro la fine dell’anno, ad un livello che non si vede dal giugno del 2015." Gli effetti di questo rialzo si faranno poi sentire su tutti i governativi dell'Eurozona, compresi i titoli di stato italiani.

 

 

Nel panorama del fixed income c'è però un comparto che secondo il head of european credit di AllianceBernstein che non teme il cambio di politica da parte della Bce. Si tratta dei bond high yield, le cui prospettive di andamento positivo restano invariate grazie alle attese sulla crescita, ad una leva finanziaria che si annuncia modesta e all'attività di rifinanziamento in corso da parte di molte emissioni al fine di ottenere prolungamenti con condizioni vantaggiose, in grado di evitare un aumento del tasso di default.

 

 

Cosa fare dunque per essere pronti quando l'Eurotower darà il via al tapering? "Consigliamo agli investitori - afferma Kjaersgaard - di tagliare la duration del proprio portafoglio, puntando su titoli a scadenza corta, data la probabile impennata dei rendimenti e la contrazione dei prezzi a lungo termine. Più nel dettaglio - aggiunge - meglio aumentare l’esposizione al comparto high yield e al settore finanziario, uniche aree propriamente ripagate per il loro rischio intrinseco, facendo particolare attenzione alle obbligazioni Additional Tier 1."

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