"Prima del contesto di tassi negativi, gli investitori avevano la sicurezza che un investimento in liquidità avrebbe generato quanto meno un rendimento positivo. Oggi, invece, il costo opportunità della liquidità è negativo, in quanto le commissioni delle banche depositarie erodono il capitale e asset per 3.200 miliardi di euro e evidenziano rendimenti inferiori allo zero." Qualcosa è cambiato e sta cambiando nell'universo obbligazionario sottolinea Justine Vroman, investment manager di Pictet Asset Management, che fa notare come gli investitori in obbligazioni europee si trovino di fronte a un dilemma. Da un lato, come detto, la mancata convenienza di depositi in liquidità e dall'altra la prospettiva di un minore appeal dei titoli di debito a lungo termine per effetto di una progressiva normalizzazione della politica monetaria da parte delle principali banche centrali.

 

 

Esiste però una soluzione disponibile agli investitori. "La prospettiva di una politica monetaria più restrittiva e il panorama aziendale favorevole - afferma Vroman - sostengono le obbligazioni societarie a breve termine in euro come alternativa a più alto rendimento alla liquidità. Pur essendo più volatili e meno negoziabili rispetto alla liquidità - aggiunge - le obbligazioni societarie sono una fonte di diversificazione, dal momento che i depositi in contanti sono esposti a un rischio di deposito concentrato. Inoltre, il tratto a breve della curva dei rendimenti è di norma quello che evidenzia l'inclinazione maggiore, pertanto offre il valore più elevato per ogni anno di duration aggiuntivo."

 

 

Da un punto di vista di allocazione, la preferenza è per quei temi per i quali le prospettive di tassi d'interesse più elevati a lungo termine sono uno dei principali driver. Titoli finanziari, settori legati ai consumi e settore automobilistico sono in questo senso gli ambiti di investimento più interessanti indicati dall'investment manager di Pictet Asset Management.