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Torna la voglia di investire in Italia

11/14/2017

Per quasi tre italiani su dieci è la priorità per il prossimo anno. Ecco i risultati dell'ultimo Schroders Global Investor Study 2017


La priorità dei risparmiatori per il prossimo anno è investire sui mercati finanziari, rispetto a mettere i soldi in banca, comprare un immobile, spendere per vacanze o automobili o ripagare un debito. E gli italiani sono al primo posto nell’Eurozona in questa speciale classifica. È questo uno dei principali risultati di Schroders Global Investor Study 2017, una ricerca condotta su oltre 22.000 investitori in 30 paesi. Secondo lo studio, infatti, la prima scelta per gli investitori in tutto il mondo, pensando al reddito disponibile, è quella di investirlo: ben il 23% degli intervistati infatti si dice pronto a comprare azioni, obbligazioni, materie prime e simili. Una percentuale che per l’Italia (1.003 intervistati) sale al 26%. La seconda priorità a livello globale è risparmiare (20%), mettendo la somma in banca (16%) o tenendola liquida a casa (4%), nonostante gli interessi bassissimi o addirittura nulli. Ripagare un debito (incluso un mutuo) è al primo posto solo per il 9% degli intervistati globali, probabilmente a causa del basso costo del denaro.

Attese di ritorni irrealistici, Italia unica eccezione
A livello internazionale i risparmiatori hanno aspettative di rendimento dagli investimenti eccessive, mentre le risposte degli intervistati italiani dimostrano però che il loro approccio "conservativo" paga: sono proprio loro gli investitori più realistici a livello globale. La ricerca di Schroders ha mostrato che, per i prossimi cinque anni, gli investitori globali si aspettano un ritorno annuale medio del 10,2% (8,7% in Europa, 11,7% in Asia e 11,7% nelle Americhe), nonostante l’indice MSCI World abbia registrato un ritorno annuo del 7,2% negli ultimi 30 anni. Gli investitori italiani hanno attese più realistiche: il 7,2% medio atteso è persino leggermente inferiore alla performance dell’MSCI World Index.

Tecnologia, per l’Italia ancora strada da fare
Alle domande focalizzate sul rapporto con la tecnologia nella vita di tutti i giorni, la maggior parte degli investitori a livello globale mostra grande dimestichezza: il 76% usa spesso o sempre supporti tecnologici per gestire il proprio conto corrente, il 65% per gestire i propri investimenti, il 62% per prenotare le vacanze, il 60% per sceglierli. Gli investitori italiani segnalano risposte abbastanza in linea sul fronte della gestione del conto corrente (il 71% usa strumenti tecnologici in questo ambito spesso/sempre) e della prenotazione delle vacanze (63%). Ma quando si parla di investimenti, il campione italiano è ancora indietro rispetto ai risultati globali ed europei: c’è ancora strada da fare. Solo poco più della metà dei rispondenti italiani (53%) gestisce infatti spesso i propri investimenti usando strumenti tech, rispetto al 65% globale e al 61% europeo. E solo il 50% si avvale della tecnologia per scegliere dove e come investire, rispetto al 60% globale e al 55% europeo. 

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