Con la Bce che si appresta a terminare gli acquisti mensili di obbligazioni, seppur smorzando il ritmo dagli attuali 60 miliardi a 30 miliardi per altri 9 mesi nel 2018, spostando così più in là la fine del QE, gli investitori si stanno comunque preparando a un periodo di rialzo dei tassi nell'Eurozona che è previsto nel 2019. E con il Bund a 10 anni, benchemark dell'area euro, che rende poco o nulla, il movimento non potrà che essere ribassista sui mercati obbligazionari europei. Anzi, più alto è il rating di credito di un'obbligazione e maggiore sarà la correlazione dell'indice con i titoli di stato tedeschi. Per questo, alcuni investitori stanno puntando sui titoli high yield, che hanno una correlazione negativa con i titoli di stato tedeschi (-0,2 in media).

Uno di questi è Oddo BHF AM, l'asset manager franco-tedesco pioniere in questo campo, che ha lanciato diversi prodotti target date focalizzati sulle obbligazioni ad alto rendimento. AdvisorOnline.it ha incontrato Olivier Becker (nella foto), gestore di Oddo BHF AM, in occasione della presentazione a Milano del fondo Oddo Haut Rendement 2023. “Se consideriamo l'impatto dell’aumento dei tassi sui mercati obbligazionari, notiamo che le obbligazioni high yield in genere si comportano bene in questi periodi. Abbiamo deciso di creare un prodotto a scadenza focalizzato su questo tipo di obbligazioni, che offrono un rialzo significativo dello spread rispetto alle obbligazioni Investment Grade, con un rischio d’inadempienza più elevato, anche perché lo scenario dal nostro punto di vista resterà favorevole nei prossimi sei anni. Attualmente, infatti, gli spread sono più ampi rispetto ai livelli toccati nel 2007 in Europa, 172 punti base, e negli USA, 245 punti base” spiega Becker.

Il gestore ricorda che il rischio recessione è ancora lontano nell'Eurozona e che Moody’s prevede che i tassi d'inadempienza resteranno bassi per i prossimi 12 mesi al 2,35%, mentre il rating medio del mercato europeo dell’high yield è migliorato drasticamente rispetto al 2007. Parlando della strategia del fondo, Becker fa notare come il team di Oddo BHF AM privilegi le obbligazioni corporate in euro con rating a doppia B o singola B, perché offrono un rialzo significativo dello spread assoluto rispetto alle obbligazioni corporate a tripla B, in quanto “il loro coefficiente di spread rispetto ai titoli con rating a tripla B si continua a scambiare a livelli potenzialmente allettante. E il coefficiente di spread dei titoli a singola B rispetto allo spread a doppia B resta ragionevole e superiore alla media a lungo termine, senza contare che secondo la nostra analisi su questo segmento è minore il rischio di tasso d’interesse” prosegue il gestore.

“In particolare il fondo investe in titoli con un rating compreso tra BB+ e B- di S&P principalmente di emittenti europei la cui scadenza non supera i 6 mesi e un giorno dopo il 31 dicembre 2023. La selezione dei titoli mette al centro del processo l'analisi di fondamentali e credito, anche perché l'ottica è buy and hold, con un monitoraggio attivo dei titoli in portafoglio che in media ha dagli 80 alle 100 posizioni che vengono monitorate continuamente.

Le principali esposizioni del fondo sono ai servizi, divertimento, industria di base, retail, media e automotive, mentre per quanto riguarda i paesi le maggiori esposizioni sono a Francia, Regno Unito e Germania. Tra i titoli in portafoglio, Becker ricorda un'emissione di Eir, società di servizi di telecomunicazioni basata in Irlanda, con un rating a singola B e una cedola del 4,5% (scadenza 31 maggio 2022), e un'emissione di Synlab, azienda tedesca che è tra i principali fornitori europei per servizi di laboratori clinici, con rating B+ e una cedola di 6,25% (scadenza 1 luglio 2022).