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SSGA, 2018 ancora in crescita con in testa Asia-Pacifico

12/1/2017 | Davide Mosca

La ripresa globale, iniziata grazie al rimbalzo delle materie prime, continuerà. Ecco i fattori da monitorare su USA e Europa.


"Prevediamo una crescita globale stabile, in lieve miglioramento. Non ci sono motivi per temere una recessione ma allo stesso tempo non siamo all'inizio di un ciclo di boom economico." Chris Probyn, chief economist di State Street Global Advisors, presenta l'outlook per l'anno 2018 partendo dalle origini della ripresa che ha portato nel 2017 ad una costante revisione al rialzo delle previsioni di crescita globale, attestatesi ormai stabilmente al +3,6%.

 

A guidare il miglioramento dei fondamentali su scala mondiale, sottolinea Probyn, è stata innanzitutto la stabilizzazione ed il leggero rimbalzo del prezzo del petrolio, che ha permesso inoltre a due importanti realtà dell'universo emergente, Brasile e Russia, di uscire da un trend recessivo. Cosa attendersi dunque per il 2018?

 

Per quanto riguarda USA e Europa l'attesa è per una stabilizzazione sui livelli di crescita con fattori specifici da tenere sotto stretta osservazione. Gli Stati Uniti sono infatti caratterizzati da un momentum positivo che necessità però di essere sostenuto per essere in grado di allungare ulteriormente un ciclo economico in fase avanzata. L'unico mezzo per portare tale sostegno è l'atteso stimolo fiscale che influirà inoltre sul numero di rialzi dei tassi, comunque comprese tra due e quattro, che andrà ad operare la Fed. Le valutazioni degli assets statunitensi restano inoltre elevate, imponendo una maggiore selettività ed un approccio sempre più attivo. Anche l'Europa vive un momento positivo, grazie principalmente all'aumento delle esportazioni conseguente alle fluttuazioni del cambio euro-dollaro. Anche per il Vecchio Continente si prospetta, secondo gli anaslisti di State Street Global Advisors, un 2018 di crescita stabile anche se permangono problemi strutturali in seno all'Unione e rischi politici che impongono prudenza. 

 

Da un punto di vista geografico, il caso di investimento con le migliori prospettive, ha affermato Nial O’Leary, head of EMEA fixed income e portfolio strategist di State Street Global Advisors, è l'Asia Pacifico, guidata da una Cina che si è stabilizzata su livelli soddisfacenti di crescita operando contemporaneamente importanti riforme strutturali. Il sempre maggiore accesso al mercato dei capitali rappresenterà un ulteriore fattore di supporto all'economia del dragone.

 

"Cinque - ha spiegato O'Leary - sono le fondamentali idee di investimento da sviluppare nel 2018. Continuare a preferire gli asset rischiosi, non essere spaventati dal reddito fisso in cui è ancora possibile trovare valore, controllare i rischi che appaiono generalmente sottostimati dai mercati, posizionarsi in modo da poter essere particolarmente attivi quando necessario e massimizzare le opportunità relative alla Cina."

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