Le ultime settimane hanno visto una correzione molto brusca dei mercati. Pensiamo che sia stata determinata dalla paura di un ritorno troppo deciso dell’inflazione e dalla necessità delle banche centrali di agire con maggiore fermezza. Questi timori sembrano al momento eccessivi. Nonostante ciò dobbiamo attenderci più inflazione e anche più volatilità nei prossimi mesi.

 

Restiamo piuttosto ottimisti e fiduciosi che la fase di ripresa economica possa proseguire. Infatti anche nelle ultime settimane sono continuati i segnali positivi. Molti indicatori basati su indagini e sondaggi sono rimasti molto forti. La crescita in Europa si sta dimostrando molto solida e ampia. Cina e Giappone restano su un sentiero di sviluppo sostenibile. Ciò ci induce essere ancora positivi e a vedere un contesto ancora favorevole ai mercati.

 

L’inflazione è destinata a salire, ma ciò avverrà con moderazione. Questo sembra ancora lo scenario di riferimento. Non ci sono segnali concreti che l’inflazione sia fuori controllo. Inoltre il calo del prezzo del petrolio e delle materie prime potrebbe raffreddare in qualche modo l’inflazione globale. Non siamo molto preoccupati da una politica monetaria più restrittiva perché pensiamo che finché l’inflazione resterà moderata, le banche centrali potranno restare pazienti. Il Governatore Draghi della BCE ha dichiarato che una politica accomodante è necessaria per favorire la ripresa d’inflazione. Nonostante ciò le banche centrali sono diventate meno accomodanti già a partire da gennaio, la minore liquidità potrebbe mantenere le obbligazioni governative sotto pressione.

 

Pensiamo che ci siano ancora condizioni per mantenere l’esposizione al rischio perché il contesto macroeconomico resta convincente. Nonostante ciò aspettiamoci un andamento meno brillante di quanto abbiamo visto fino ad oggi e, soprattutto, un livello superiore di volatilità. I mercati infatti hanno mostrato un forte nervosismo che potrebbe proseguire e che potrebbe essere fortemente condizionato dagli annunci dei dati su salari e inflazione.

 

* Maria Paola Toschi, market strategist di J.P. Morgan Asset Management