Il 2018 sarà ancora caratterizzato da importanti flussi sul debito emergente, sostenuti da una migliore crescita rispetto ai mercati sviluppati. Ci aspettimao infatti che la ripresa continui e si rafforzi grazie in particolare ad alcune economie, tra cui quelle di Brasile, Russia, Argentina e in generale America Latina, che sembrano definitivamente uscite da una fase di difficoltà. Molto comunque dipenderà dai risultati delle elezioni previste nella regione nel 2018 (Brasile, Messico e Colombia). Gli sviluppi delle situazioni relative a Turchia, Sud Africa e Venezuela saranno, inoltre, particolarmente importanti per le performance dell’asset class nel suo complesso.

 

In linea generale, ravvisiamo quattro fattori favorevoli al debito emergente: il miglioramento del contesto macroeconomico, con un rafforzamento di crescita e scambi commerciali unito a pressioni inflazionistiche contenute, la positiva evoluzione del quadro macroeconomico di mercato, le valutazioni interessanti e l'indebolimento del dollaro USA, che dovrebbe incoraggiare ulteriori afflussi di capitali nei mercati emergenti.

 

In assenza di shock quali una caduta della Cina, politiche particolarmente aggressive da parte del governo degli Stati Uniti o altri eventi iodiosincratici, gli spread si manterranno stabili, specialmente se i prezzi delle materie prime dovessero continuare nel trend degli ultimi mesi.

 

Il piano dei rialzi della Federal Reserve, rende particolarmente attraente l’obbligazionario emergente a breve scadenza. Inoltre, la spinta del mercato e la facilità delle società a rifinanziarsi, comportano la particolare rilevanza delle strategie carry nel contesto dell’obbligazionario emergente. Un fattore, quest'ultimo, che ci attendiamo essere costante per l'intero 2018.

 

* Maya Bhandari è gestore del fondo Threadneedle (Lux) Global Multi Asset Income