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Lo scenario economico post-elettorale non preoccupa i mercati (per ora)

3/6/2018

I gestori non si aspettano forti reazioni da parte dei mercati di breve periodo. Volatilità in vista in caso di coalizioni euroscettiche


Le ultime elezioni politiche hanno trasformato per sempre la geografia politica del Paese. La terza Repubblica, dopo una lunga fase di transizione, è definitivamente iniziata. Le elezioni italiane hanno rispettato le previsioni che prevedevano la vittoria del centrodestra, ma hanno sorpreso su due dimensioni: M5S ben sopra il 30% e molto forte al Sud, e Lega vicina al 20% e molto forte nel Centro Nord. In pratica il voto ‘anti-establishment’ supera il 50%. In questo scenario, non esiste una coalizione di governo naturale: quella tra M5S e Lega (la più temuta dai mercati) è aritmeticamente possibile, ma politicamente impervia.

Cosa succederà?
Tutti si chiedono cosa succederà adesso. La situazione appare piuttosto fluida. La palla passa adesso al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che convocherà i capi dei partiti per dare il via alle consultazioni, agendo nell’interesse generale e cercando di promuovere un governo che sia all’altezza della situazione. Ci potrebbero volere settimane prima che l'accordo venga trovato dai partiti. Il primo banco di prova per misurare le intenzioni e la coesione dei gruppi sarà l’elezione dei presidenti di Senato e Camera. Nel frattempo, l’esecutivo guidato da Gentiloni resterà in carica per svolgere gli affari correnti.

Cosa vuol dire per gli investitori?
L’incertezza degli esiti e lassi temporali ignoti difficilmente sono amici dei mercati. "I cambi del quadro politico fondamentale implicano per gli operatori la necessità di rivedere le proprie scelte, sia nel breve che nel medio-lungo termine. Le elezioni politiche di tutti gli stati membri dell’Unione Europea sono in genere considerate un fattore di rischio per via delle implicazioni che esse possono avere sul futuro del progetto economico-politico comunitario. In particolare, l’eventualità che forze politiche mettano in discussione l’integrazione economica e monetaria del blocco, con conseguenze sistemiche a livello continentale, porterebbe l’incertezza sopra il livello di guardia. Nella maggior parte dei casi probabili, tuttavia – governo di centro-destra, governo 5 Stelle con alleati o stallo – non ci aspettiamo forti reazioni da parte dei mercati di breve periodo. Neanche la moneta unica dovrebbe indebolirsi rispetto alla divisa statunitense" spiega Richard Flax, cio di Moneyfarm.

"Se invece dovesse concretizzarsi l’ipotesi di un governo giallo-verde, potremmo avere movimenti significativi sugli spread dei bond italiani e dei paesi dell’Europa mediterranea. Nel medio termine, invece, la capacità del governo di mantenere insieme gli obiettivi dell’efficienza fiscale e di risolvere le tante sfide strutturali del Paese - il lavoro, la produttività delle imprese, la pressione fiscale, per citarne alcune - potrebbe fare la differenza nelle valutazioni dei titoli italiani" prosegue.

"Aumentano al margine le probabilità di instabilità politica, anche se nuove elezioni sono improbabili, e sono possibili frizioni con l’Europa sulla futura politica di bilancio. Questi fattori possono premere sui premi di rischio richiesti dal mercato sugli asset italiani, in particolare sullo spread Btp-Bund che potrebbe testare 150-160pb prima di rivelarsi occasione d’acquisto. Tuttavia, se l’Europa riprenderà la via dell’integrazione ora che la Germania ha un governo, anche bond ed azioni italiane ne beneficeranno" spiega Marco Piersimoni, senior investment manager di Pictet Asset Management.

"A livello politico si comprende come la situazione sia quanto mai confusa ed è evidente che risulta difficilissimo predire e saranno centrale le decisioni del capo dello stato" dice Dennis Montagna, gestore del Credit Suisse (Lux) Italy Equity Fund (Pir Compliant). "In generale - aggiunge - consigliamo ancora cautela sul mercato azionario e ci aspettiamo giorni di volatilità in seguito alla non facile situazione politica. Ribadiamo a livello settoriale quello detto ad inizio giornata ovvero come i buoni dati macroeconomici e microeconomici possono supportare in generale il comparto dei farmaceutici, dei titoli ciclici e non mentre ribadiamo estrema cautela per i titoli finanziari".

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