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Hivert (La Française): “Ancora valore nel debito subordinato”

6/8/2018 | Davide Mosca

Il cio fix income & cross-asset della società spiega come e perché guardare ai prodotti più complessi dell’universo del reddito fisso


“Scendere nella struttura del capitale per trovare valore è una soluzione assolutamente sensata. Se andiamo alla ricerca di rendimento nel reddito fisso il debito subordinato è una delle fondamentali opportunità oggi presenti sul mercato.” Jean-Luc Hivert, cio fixed income & cross-asset di La Française, è responsabile di una delle expertise fondamentali della casa di gestione parigina che, nel contesto di tassi bassi e basso rendimento affrontato da tempo, ha trovato in nuovi strumenti di debito un’importante soluzione di investimento.

 

“Il nostro approccio – spiega Hivert – si basa su tre pilastri irrinunciabili: liquidità, diversificazione e qualità. Il primo ci porta a preferire i CoCos, meno rischiosi sebbene siano più volatili. Applichiamo inoltre una diversificazione per settore in modo da ridurre la correlazione degli strumenti in portafoglio e, per quanto riguarda la qualità, teniamo in fortissima considerazione la selezione puntuale delle realtà a cui esporsi, fattore ancora più importante nel momento si decide di scendere nella struttura del capitale per trovare valore.”

 

Da tale analisi deriva l’attuale struttura del fondo La Française Sub Debt, in cui i CoCos pesano per oltre la metà dell’esposizione, seguiti dai corporate hybrid che si muovono intorno quota 25%. Troviamo poi i subordinati assicurativi e, ampiamente al di sotto del 10%, i bancari Tier 2. Con quali risultati? Gli indici dimostrano come negli ultimi due anni il mercato del debito subordinato si sia dimostrato uno dei comparti con più alto livello di beta e, secondo Hivert, “l'attuale rapporto rischio/rendimento associato è decisamente migliore rispetto a moltissimi altri settori.” Nel 2017 il fondo ha ottenuto un rendimento superiore al 10%, posizionandosi al di sopra del benchmark per oltre il 5%.

 

“Ci sono – spiega sul punto il cio fixed income & cross-asset di La Française – due fondamentali che continueranno a supportare il settore bancario e a rendere particolarmente attraenti i CoCos anche nel 2018: buoni fondamentali macroeconomici e soprattutto una regolamentazione sempre più improntata a stabilità e solvibilità. Negli ultimi tre anni la quantità di capitali necessaria per soddisfare i parametri posti dal regolatore è aumentata considerevolmente e inoltre la quantità di NPL si sta riducendo con costanza, abbassando così il rischio complessivo associato all’asset class.” 

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