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SPDR ETFs, perché prepararsi alla nuova tranche di A-shares

6/25/2018 | Davide Mosca

Previsto per settembre il secondo momento di inclusione nell'MSCI Emerging Markets. Antoine Lesné, responsabile strategia e ricerca della società per l’area EMEA, spiega ad AdvisorOnline perché è un'occasione da non sottovalutare.


Il mercato azionario cinese è dovuto crescere dimensionalmente fino a diventare il secondo al mondo prima dell'ingresso delle A-Shares nell'indice MSCI Emerging Markets. Trasparenza, governance e aspetti strutturali hanno per anni frenato un passo di importanza epocale per l'equity globale. Un primo passo fatto con cautela che prevede nel corso del 2018 un fattore di inclusione pari al 5%. Una quota del tutto inadeguata se si pensa a portata e capitalizzazione del mercato in oggetto. In vista della seconda e ultima tranche di inclusione dell'anno, in programma subito dopo l'estate, il 3 di settembre, AdvisorOnline ha chiesto ad Antoine Lesné, responsabile strategia e ricerca di SPDR ETFs per l’area EMEA, di chiarire quali sono le implicazioni e le prospettive legate a questo cambiamento. 

 

"Se le A-shares venissero incluse alla loro capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante - spiega Lesné - aumenterebbero l'attuale esposizione alla Cina dell'indice MSCI Emerging Markets fino a circa il 45%, dal 26% di oggi. Tuttavia il fattore di inclusione è solo del 5%, pari ad appena lo 0,75% del MSCI Emerging Markets. Ci aspettiamo che MSCI aumenti questa esposizione nei prossimi anni, raggiungendo un fattore di inclusione fino al 50% entro il 2025. Nel frattempo l'azione di MSCI può offrire agli investitori fiducia nei mercati finanziari cinesi e una maggiore visibilità sulle società domestiche."

 

 

Quali sono per il secondo semestre le vostre previsioni su Cina e Mercati Emergenti?

"I mercati azionari emergenti sono stati frenati negli ultimi due mesi dal dollaro più forte e dai timori di fuga dei capitali, oltre che dai rischi geopolitici e dalle preoccupazioni sull'andamento dell'economia e degli utili. Molti economisti si aspettano un moderato rallentamento economico in Cina in quanto le esportazioni in calo e la politica monetaria domestica più restrittiva tendono a frenare gli investimenti. Tuttavia non ci sono ancora segnali precisi e gli indicatori relativi alle aziende e al consumo mostrano che il clima generale continua ad essere ottimista. I mercati emergenti presentano ancora le migliori prospettive di crescita economica per gli investitori azionari. State Street Global Advisors prevede una crescita dell'economia del 5% quest'anno per i mercati emergenti in generale e del 6,4% per la Cina, rispetto al 3,9% a livello globale. Riteniamo che questo tasso di crescita possa ancora rappresentare un'opportunità interessante per gli investitori."

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