L'entrata in vigore della normativa GDPR in Europa, il recente episodio legato a Cambridge Analytica su Facebook e gli sforzi compiuti dai vari paesi per manipolare le elezioni utilizzando grandi piattaforme social negli ultimi mesi hanno incrementato gli interrogativi sugli investimenti nel settore delle tecnologie dell'informazione. Quali sono le prospettive, dunque, per i titoli tech? Lo abbiamo chiesto a Jonathan Curtis (nella foto), portfolio manager di Franklin Technology Fund di Franklin Templeton.

Qual è la sua view sul settore tecnologico, anche alla luce dello scandalo sulla riservatezza dei dati dei mesi scorsi? 
Pur apprezzando le preoccupazioni degli investitori, riteniamo che le opportunità a lungo termine per i dati che hanno guidato la trasformazione digitale nelle imprese che acquistano tecnologia siano fermamente intatte. Riteniamo inoltre che i maggiori operatori del mercato stiano facendo gli investimenti necessari per essere conformi alle nuove normative, lavorando tenacemente per ricostruire la fiducia degli utenti e rafforzare le loro piattaforme per ridurre il rischio di ulteriori richieste normative. Detto questo, prestiamo molta attenzione al modo in cui il mutevole contesto normativo potrebbe influire sugli aggregatori di dati di piccole e medie dimensioni, molti dei quali potrebbero non essere in grado di investire sufficientemente per garantire la conformità con le nuove leggi. Vediamo anche alcuni rischi per le aziende che vendono tecnologie di marketing e pubblicità a società che hanno la maggior parte dei loro clienti basati in Europa, poiché le imprese nei prossimi trimestri saranno valutate in baso a quanto saranno conformi con e nuove leggi.

Quali sono secondo lei i principali trend di crescita?
Riteniamo che il tema chiave in campo tecnologico sia la trasformazione digitale in atto. Questo consiste nel modo in cui le imprese fanno leva sulla tecnologia per modificare le loro relazioni con i clienti da una modalità puramente legata alle transazioni e “data lite” ad una modalità orientata al servizio clienti con un’analisi qualitativa di dati massivi. Un perfetto esempio di questo è ciò che Amazon è stato in grado di realizzare con eCommerce ed Amazon Prime. Amazon sfrutta la tecnologia per consentire ai clienti di acquistare quello che vogliono, ovunque si trovino in qualsiasi momento. Con il servizio di abbonamento Amazon Prime a pagamento, l'azienda favorisce un’ulteriore fidelizzazione della clientela attraverso servizi di spedizione e media gratuiti, maggiore utilizzo della piattaforma ed infine progressivi approfondimenti dei dati sulle preferenze dei consumatori. Queste informazioni consentono all'azienda di migliorare il modo in cui fornisce assistenza ai clienti in tempo reale. I rivenditori che dispongono di sistemi obsoleti, al contrario, mantengono relazioni incentrate prevalentemente sulle transazioni, "data lite" con i loro clienti. Mentre dubitiamo che molti dei rivenditori dotati di sistemi obsoleti saranno in grado di effettuare la transizione verso il modello che Amazon sta perfezionando, quelli che invece lo faranno, siamo convinti che metteranno servizi e dati al centro delle loro relazioni con i clienti. Assistiamo allo sviluppo di questo modello di approccio incentrato su dati e servizi che ribalta lo status quo ripetendosi attraverso i media con Netflix e Spotify, la pubblicità con Google e YouTube, il trasporto con Uber, Lyft e persino Tesla e l'hardware con Apple, Samsung, Google e Pure Storage. Mentre la trasformazione digitale è il tema chiave di oggi nella tecnologia dell'informazione, possiamo vedere come stia favorendo un'attività significativa anche in alcuni importanti ambiti tecnologici secondari tra cui il cloud computing, l'intelligenza artificiale, il software come servizio, i pagamenti digitali, l'eCommerce dei semiconduttori, l'Internet of Things e persino la robotica.

Perché investire in titoli tecnologici in questo contesto di mercato?
Nonostante l’attuale eccesso nel settore derivante dall'aumento dei rischi normativi, riteniamo che sia un buon momento per avere un'esposizione tecnologica. Innanzitutto, il settore offre opportunità di crescita interessanti e, crediamo, sostenibili attraverso il tema della trasformazione digitale, in quanto la tecnologia dell'informazione diventa rilevante per le industrie che non si occupano di tecnologia. In secondo luogo, la recente riforma fiscale negli Stati Uniti ha liberato capitali per ulteriori investimenti da parte delle imprese. Crediamo che gran parte del nuovo capitale disponibile troverà la sua strada nel settore delle tecnologie dell'informazione. In terzo luogo, il settore è uno dei più elevati in termini di qualità con alcuni dei margini più alti ed i bilanci più solidi. Tali bilanci faciliteranno l'aumento del rendimento del capitale per gli investitori sulla scia della recente riforma fiscale. In quarto luogo, il settore è scambiato leggermente a sconto sul mercato complessivo, nonostante offra una crescita migliore ed una maggiore qualità.

Qual è la strategia del fondo?
Cerchiamo di identificare ed investire in aziende tecnologiche di elevata qualità che offrano le migliori e più sostenibili prospettive di crescita. Cerchiamo società di altissima qualità, che investono in un business con la prospettiva di crescita secolare e che abbiano valutazioni ragionevoli. Attribuiamo un’importanza basilare ai fondamentali del business; il nostro ampio ed esperto team di analisti ed il vantaggio competitivo che abbiamo derivante dall’essere fisicamente basati nella Silicon Valley ci offrono un grande supporto nell'individuare le aziende tecnologiche meglio posizionate.